| Qui si parla non di registi, ma di maestri inimitabili del cinema mondiale. Kitano, inutile aggiungerlo, è uno dei miei registi preferiti in assoluto, ho quasi tutti i suoi film, e ogni volta che guardo un suo film rimango in uno stato catatonico, pieno di domande senza risposte e con una sensazione di vuoto dentro. E' da violent cop che ho iniziato ad apprezzarlo, anche se rimasi abbastanza spiazzato da tanta vilenza gratuita e dalla sua strana figura di poliziotto. L'avevo già visto in Furyo, ma non sapevo ancora chi fosse, ragion per cui ho rivisto più volte quel film in questi ultimi anni. La sua carriera cinematografica da regista secondo me è un crescendo, ogni nuovo film ha linfa inaspettata, sembra che gli anni che trascorrono gli regalino maggiore saggezza per descriverci al meglio violenza, sentimento, pazzia, amore, masochismo.. Tutte cose presenti in vari film, ma soprattutto in "Dolls", in quelle intrecciate storie di amore-morte-pazzia- sofferenza. Non so dire se sia questo il film che ho apprezzato di più, perchè stravedo anche per Zatoichi che è diversissimo come impostazione ed ambientazione (nonchè come tematica) ma che si fa amare comunque. E che dire di Brother? Film straordinariamente violento che non si può non amare. Se qualcuno ama invece i film senza speranza deve invece guardare assolutamente vedere Hana-Bi, difficile non commuoversi per quel capolavoro. uesto è Kitano, personaggio comico per anni, che ha frequentato, come già scritto deborah nella sua bellissima presentazione, i teatri e i talk show, prima di cambiare stile e diventatre, a detta di tanti, l'erede di Akira Kurosawa. Magari per molti è una bestemmia, ma personalmente amo molto più il nostro Beat Takeshi.. "A chi hai detto fottuto giapponese"?
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