Ken Loach

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AkiraEffect
view post Posted on 13/10/2007, 13:50




da www.mymovies.it

Ken Loach

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Nome: Ken Loach
Data e luogo di nascita: 17 Giugno 1936, Nuneaton, Gran Bretagna
Nonostante quella sua aria da tranquillo bravo signore di mezza età, tanto english e con gli occhialini tondi da intellettuale, Ken Loach è uno dei registi contemporanei più graffianti del cinema mondiale. L'impegno e la funzione sociale che i suoi film svolgono deriva tutta dall'attacco alla struttura e all'ideologia della società borghese-capitalistica che opprime chiunque sia da essa sfruttato, in particolar modo emigrati e disoccupati desiderosi di un senso di giustizia e di un ideale coerente alla loro dignità di lavoratori e di uomini. Tutti i personaggi tratteggiati da Ken Loach, nessuno escluso, sono carichi di tensione, di determinazione, di un riscatto che a volte avviene e a volte no, ma sempre e comunque dotati di una grandissima forza d'animo e di carattere che ne fanno degli individui attenti e responsabili verso gli altri, in netta contrapposizione con un mondo che diventa ogni giorno più egoista e indifferente. Allo stesso modo del suo cinema, Ken Loach ha sempre rifiutato di soccombere alla "tentazione hollywoodiana" e a quel suo meccanismo di sfruttamento. In effetti, è impossibile immaginare uno degli unici registi sociali britannici immerso in quel particolare mondo di red carpet e di prime con star.
Proveniente da una famiglia operaia, dopo aver studiato al St. Peter's College e poi ad Oxford (giurisprudenza), si appassiona al teatro e firma la regia di tutto il repertorio della compagnia teatrale scolastica e universitaria. Nel 1962 si sposa con Lesley Ashton (sua attuale moglie) dalla quale avrà 5 figli: Stephen, Nicholas (che morirà in un incidente stratale nel 1971), Hannah, James ed Emma. Lo stesso anno della felice unione, entra nel mondo del network BBC, dove cura la serie Z Cars. Tre anni più tardi, dall'incontro con il produttore riformista Tony Garrett, realizza 10 puntate di Wednesday Play, docudrammi con un forte contenuto politico che raccontano storie di degrado sociale, alcolismo, disoccupazione e che fanno dimenticare la visione multicolorata e happy della "swinging London". È la prima impronta del suo cinema.
Il debutto cinematografico avviene nel 1967 con Poor Cow, cui seguiranno Kes (1969) e Family Life (1971), con i quali il regista comincia a imporsi all'attenzione della critica inglese per il suo linguaggio audio-visivo duro, asciutto, alienante e nevrotico, tipico di chi è immerso e/o prigioniero in una società borghese. Per vent'anni continua la sua carriera televisiva con documentari sugli scioperi, film tv come The Gamekeeper (1980) e pellicole che troveranno difficoltà nella loro distribuzione come Uno sguardo un sorriso (1981).
Dopo aver firmato L'agenda nascosta (1990) con Frances McDormand, Mai Zetterling e Brian Cox (con il quale vince il Premio Speciale alla Giuria al Festival di Cannes), arriva il suo capolavoro: Riff Raff – Meglio perderli che trovarli (1991) con Robert Carlyle e Peter Mullan (che guarda caso saranno gli attori che maggiormente utilizzerà nei suoi film). Una storia comune che ha come fondale la politica drammatica della Thatcher, messa alla berlina da un umorismo pungente. Il film non può che vincere il premio come Miglior Film Europeo nel 1992. Altri premi conferiti sono il secondo Premio Speciale della Giuria a Cannes per Piovono pietre (1993) e il Leone d'oro alla carriera nel 1994.
Maestro indiscusso di quelle storie piene di contraddizioni, di doppie vite che sfociano poi in casi estremi che portano addirittura a rompere ogni tipo di legame con la società di appartenenza, i film di Loach continuano ad attaccare ferocemente qualsiasi proiezione dell'elemento sociologico dell'Istituzione: la burocrazia del welfare (Ladybird Ladybird, 1994), le dittature (Terra e libertà, 1995, e La canzone di Carla, 1996) e l'apparato politico (My name is Joe, 1997). Ken Loach sta dalla parte dei clandestini messicani che passano il confine in California per lavorare in America (Bread and Roses, 2000), dalla parte dei disoccupati di Sheffield (Paul, Mick e gli altri, 2001) e degli adolescenti (Sweet Sixteen, 2002), descrivendo con una cura minuziosa la loro quotidianità del vivere. C'è poco da fare: dal cinema di Ken Loach, non si può scappare. Si entra nelle vite dei suoi personaggi, non spiandoli dalla finestra come molti registi fanno, ma entrando direttamente dall'ingresso, vivendo con loro, affrontando con loro il comune senso d'impotenza e la tanto bramata ricerca di una qualche utilità. Sono storie di uomini e donne impegnati, animati da una fede umana radicale e radicata nel cuore ancor prima che nell'ideologia, con un'onestà intellettuale che non si piega di certo alle regole del benestare e ai dettami della politica approfittatrice.
È con questo scopo che si unisce prima a Mira Nair, Sean Penn, Amos Gitai, Inarritu e Lelouch nel film corale 11 settembre 2001 (2002), che racconta, in piccoli episodi, le conseguenze di quel catastrofico giorno che ha cambiato gli assetti politici del nuovo millennio; e poi a Ermanno Olmi e Abbas Kiarostami in Tickets (2004), decisamente più leggero. Paradossalmente, si mette perfino dalla parte dei terroristi con il film che gli ha fatto finalmente vincere la Palma d'Oro a Cannes: Il vento che accarezza l'erba (2006) con Cillian Murphy, dove ci trasporta nell'Irlanda del 1919-22 durante la guerra civile contro l'Inghilterra dei Lords.
Non amato in patria per evidenti motivi, è stato considerato un anti-patriota, la cosiddetta "mosca rossa" del reame, ma questo poco importa, perché quel suo genere storico-documentaristico (del quale è maestro) - dove si parte dalla storia del piccolo per arrivare alla rigorosa costruzione di un contesto alla ricerca di verità - piace moltissimo al pubblico e alla critica. Ci vorrebbero un regista così in ogni Stato: l'America ha già Michael Moore, noi ce la caviamo bene con il nostro Nanni Moretti


Filmografia:

REGISTA:
(2009) Il mio amico Eric
(2007) Chacun son cinéma
(2007) In questo mondo libero
(2006) Il vento che accarezza l'erba
(2005) Tickets
(2004) Un bacio appassionato
(2002) 11 settembre 2001
(2002) Sweet Sixteen
(2001) Paul, Mick e gli altri
(2000) Bread and Roses
(1998) My Name Is Joe
(1997) The Flickering Flame
(1996) La canzone di Carla
(1995) Terra e libertà
(1994) Ladybird Ladybird
(1993) Piovono pietre
(1990) Riff raff - meglio perderli che trovarli
(1990) L'agenda nascosta
(1986) Fatherland
(1984) Which Side Are You On?
(1981) Looks and Smiles
(1980) The Gamekeeper
(1979) Black Jack
(1977) The Price of Coal (film tv)
(1975) The Days of Hope (mini serie)
(1971) After a Lifetime (film tv)
(1971) The Save the Children Fund Film
(1971) Family Life
(1971) The Rank and the File (film tv)
(1969) The Golden Vision (film tv)
(1969) Kes
(1969) The Big Flame (film tv)
(1967) Poor Cow
(1967) In Two Minds (film tv)
(1965) Cathy Come Home (film tv)
(1965) Coming Out Party (film tv)
(1965) The End of Arthur's Marriage (film tv)
(1965) Up the Junction (film tv)
(1965) 3 Clear Sundays (film tv)
(1964) Diary of a Young Man (film tv)
(1964) The Wednesday Play (serie tv)

SCRITTORE:
(2002) 11 settembre 2001
(1980) The gamekeeper
(1979) Black Jack
(1967) Poor Cow

PRODUTTORE:
(1984) Which Side Are You On?


Edited by AkiraEffect - 10/7/2010, 12:20
 
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Ulampator
view post Posted on 6/11/2007, 22:27




di Ken Loach ho visto Riff Raff premiato non ricordo dove e My name is joe. sicuramente è un regista interessante, anche se devo dire non mi ha colpito molto. in alcuni aspetti mi è sembrato un pò gratuito o forse sono io che non capisco l'humor inglese. cmq vorrei vedere l'ultimo perchè ha una trama interessante
 
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deborah mayfair
view post Posted on 7/11/2007, 09:20




Di Ken Loach per ora ho visto soltanto gli ultimi due film: Il vento che accarezza l'erba e In questo mondo libero. E' senza dubbio un regista estremamente interessante.
 
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Reithe
view post Posted on 9/11/2007, 17:33




Purtroppo ho visto solo il vento che accarezza l'erba, e sinceramente il film mi ha colpito moltissimo e penso che lui sia un regista estremamente valido perchè ha affrontato con magistrale bravura sia per come ha affrontato la storia sia per come l'ha trasposta sulla pellicola. Per di più uno degli argomenti più spinosi di questo secolo che tropppo spesso dimentichiamo.
 
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3 replies since 13/10/2007, 13:50   307 views
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