Il destino nel nome - The Namesake, di Mira Nair

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MetalAngel
view post Posted on 21/5/2007, 10:01




tratto da http://www.mymovies.it/

Il destino nel nome - The Namesake

Un film di Mira Nair.
Con Kal Penn, Tabassum Hasmi, Irrfan Khan, Jacinda Barrett, Zuleikha Robinson.
Genere Commedia, colore, 122 minuti.
Produzione India, USA 2006.

Mira Nair firma un film incolore sulle nuove generazioni di immigrati

Dal romanzo del premio Pulitzer Jhumpa Lahiri, un film sull'integrazione.

Uscita nelle sale: 01/06/2007

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Dopo essere sopravvissuto a un incidente ferroviario, Ashoke (Irrfan Khan) cambia la sua personale visione della vita; inizia a viaggiare - prima in Inghilterra e poi in America - e torna in India solo per sposare secondo la tradizione bengalese una giovane donna scelta dai genitori. Ashima (Tabu) decide che è l'uomo per lei ancor prima di conoscerlo, nel momento in cui prova le sue eleganti scarpe europee lasciate nell'atrio, e con qualche timore, ma piena di speranze, lascia la patria e il calore della famiglia per seguire il marito a New York. Nonostante i contrasti climatici e culturali, Ashima trova conforto nel compagno che imparerà ad amare e rispettare. Alla nascita del primogenito i due giovani sposi lo chiamano Gogol, in onore dello scrittore russo al quale Ashoke imputa la sua salvezza ("Il cappotto" di Nikolaj Gogol è il pretesto per creare il legame tra padre e figlio sul quale si basa il film tratto dal romanzo omonimo di Jhumpa Lahiri).
Premessa necessaria, perché The Namesake gira intorno a questo nome bizzarro - prima voluto e in seguito ripudiato dal bambino - per raccontare la storia di una famiglia e le difficoltà di adattamento in un paese straniero. Lo scontro fra le culture si manifesta con più evidenza quando Gogol (Kal Penn) e la sorella Sonia (Sahira Nair) crescono: attraverso il taglio di capelli, l'abbigliamento, e le musiche dell'anglo-indiano Nitin Sawhney che si sovrappongono a quelle dei Pearl Jam a sottolineare anche il divario tra due generazioni. L'India è appena accennata nel film (nella primissima parte e quando i ragazzi si recano nel paese di origine insieme ai genitori), ed è allo stesso tempo una presenza costante e necessaria ai fini della narrazione. La fotografia dai colori tipicamente indiani diventa così una silenziosa voce fuori campo - descrivendo il passato e le persone che presto ne faranno parte attraverso un filtro che attutisce i toni sgargianti - e accompagna lo spettatore lungo il cammino dolce, amaro, intenso di una famiglia che cresce e si forma secondo le dure regole del destino.


 
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deborah mayfair
view post Posted on 21/5/2007, 12:43




Mira Nair è una regista che mi piace abbastanza, se riesco andrò a vedere questo film.
 
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MetalAngel
view post Posted on 21/5/2007, 13:00




A me ispira soprattutto per il discorso sull'integrazione culturale, vedremo come sarà distribuito nelle sale cinematografiche...
 
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deborah mayfair
view post Posted on 3/6/2007, 14:34




Venerdì ho visto anche questo, un altro bel film!A breve il commento!:)
 
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deborah mayfair
view post Posted on 7/6/2007, 14:23




“Ai nostri genitori, che ci hanno dato tutto”. Con queste parole si chiude The Namesake, l’ultimo film di Mira Nair, trasposizione dell’omonimo romanzo di Jhumpa Lahiri.
Una storia deliziosa, allegra e triste al tempo stesso, che si snoda attraverso due generazioni: da un lato abbiamo i genitori, Ashoke (Irrfan Khan) e Ashima (Tabu), fortemente ancorati alle tradizioni bengalesi (in verità più lei di lui); mentre dall'altro ci sono i figli Gogol (Kal Penn) e Sonia (Sahira Nair), adolescenti nati e cresciuti negli Stati Uniti che devono confrontarsi con tradizioni indiane a loro estranee. Un elemento importante del film è il nome del figlio maschio, Gogol: il padre lo chiamo così perchè riuscì miracolosamente a salvarsi da un incidente ferroviario mentre leggeva Il cappotto di Gogol. Questo nome, nell'infanzia amato, diventa per l'adolescente motivo di vergogna e verrà cambiato nel "più accessibile" Nick. Questo sarà un motivo di allontanamento tra padre e figlio: vediamo come progressivamente il ragazzo si allontani dai genitori e dalle loro tradizioni, cosa inevitabile dal momento che studia in un'università americana ed è fidanzato con la graziosa e benestante Maxine (Jacinda Barrett).
SPOILER (click to view)
Un avvenimento tragico, la morte di Ashoke, farà sì che Gogol si riavvicini alla madre e alle tradizioni, lasciando Maxine e arrivando a sposare secondo tutti i crismi un'affascinante ragazza bengalese che ha studiato a Parigi, Moushumi (Zuleikha Robinson), che però si rivelerà piuttosto emancipata e mal rassegnata al matrimonio e tradirà Gogol con un suo ex-fidanzato.
Alla fine Gogol capirà che l'importante non è tanto rispettare le tradizioni di famiglia, quanto stare vicini ai propri cari conquistando al tempo stesso la propria libertà individuale; cosa che metterà in pratica anche Ashima che, dopo la morte del marito, deciderà di trascorrere sei mesi negli Stati Uniti con i figli e sei mesi nella sua amata India, riprendendo le lezioni di canto che frequentava da ragazza.

Un film gradevole e indimenticabile, con situazioni in cui tutti noi possiamo ritrovarci (nonostante la diversa cultura), dall'ottimo cast e dalla deliziosa colonna sonora (particolarmente la canzone di Susheela Raman sui titoli di coda).
 
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4 replies since 21/5/2007, 10:01   548 views
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