Non si sevizia un paperino, Lucio Fulci(1972)

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view post Posted on 14/5/2010, 15:13
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Fragilità, il tuo nome è donna.

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NON SI SEVIZIA UN PAPERINO(Italia, 1972)
di Lucio Fulci con Florinda Bolkan, Tomas Milian, Barbara Bouchet, Irene Papas, Vito Passeri

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Un paese misterioso, arroccato su un monte e violato dall'autostrada che scorre qualche centinaia di metri più in basso, un paese dove magia e superstizione vanno di pari passo, dove sacro e profano spesso sono indistinguibili.
Un paese abitato da persone riservate, che sembrano voler nascondere al mondo esterno un segreto inenarrabile.
Un “paese del peccato”, che dietro la sua atmosfera così morbosa cela una realtà ancor più raccapricciante.
Considerato da tutti il capolavoro assoluto di Lucio Fulci(non mi trovo affatto d’accordo, per me questo titolo va a “Sette note”), è un film magistrale, un classico “noir” all’italiana, con forti scene d’impatto(non mi riferisco tanto alle scene splatter, tutto sommato pochissime, ma alle tematiche proibite, in primis la pedofilia, che furono per la prima volta introdotte da questo film).
Un film profondamente cupo, un giallo in cui l’atmosfera conta più del "giochetto""proviamo a scoprire chi sia l’assassino”, in cui un’Italia dimenticata e sconosciuta ai più viene raccontata magistralmente da Fulci senza cadere in inutili banalità.
Il bravo Lucio ha dato vita a un quadro inquietante, a un piccolo mondo fatto di paure e ossessioni, in cui il sole abbagliante e la natura florida servono da macabra scenografia per una vicenda crudele e inusuale, una storia di follia e di rabbia pura(
SPOILER (click to view)
anche collettiva, come nella scena del linciaggio della “strega”Florinda Bolkan
).
Ottima l’interpretazione degli attori, su tutte Florinda Bolkan e Irene Papas, splendide le musiche, che ricordano il miglior Morricone.
Un “amarcord”di giallo italiano anni’70, originale, ben ambientato, con una storia morbosa e malsana.
E soprattutto un film contro i pregiudizi nei confronti di chi è diverso: una donna sola che soffre di epilessia, un nascituro di padre ignoto, il classico "scemo del paese" e la donna ricca, disinibita e moderna…sono loro, in fondo, le vere vittime.

Da rivedere e rivalutare.

Voto: 7
 
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