deborah mayfair |
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| CITAZIONE (morgana_black @ 4/12/2007, 13:39) Finalmente sono riuscita a vederlo.
Devo ammettere che dopo aver visto "La sposa turca",mi aspettavo qualcosa di altrettanto scioccante e invece questo film si muove più cauto e intimista,sondando le necessità dell'animo umano con il silenzio e gli sguardi.In un intrecciarsi di vita e morte,di viaggi e fughe,la storia si muove tra la Turchia e la Germania alla ricerca di qualcosa di perduto e forse di ritrovabile,ma la vita non è mai quale la vorremmo e spesso i sogni si infrangono o attendono pazienti su una spiaggia.Gli interpreti sono straordinari,ma su tutti spicca Hanna Schygulla nel ruolo di una madre alle prese con il proprio dolore e la propria rinascita. L'ho visto anche io (purtroppo invece non sono ancora riuscita a vedere La sposa turca) e l'ho apprezzato moltissimo. Ero incuriosita anche dall'argomento riguardante i turchi emigrati in Germania, perchè si tratta di un fenomeno che ho potuto osservare da vicino mentre vivevo lì (alcune volte sono pure stata scambiata per turca). Il film cattura anche a causa della bellezza e dell'atmosfera della storia, anche se, per alcuni, talune coincidenze potrebbero risultare fin troppo forzate (infatti questa è stata una delle critiche che sono state mosse al film). Tra gli attori quelli che mi sono piaciuti di più sono stati Nurgül Yesilçay (nella parte di Ayten) e Baki Davrak (nella parte del professore Nejat Aksu). Edited by deborah mayfair - 4/12/2007, 21:01 |
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Ilaria Cole