Rusty Il selvaggio, di Francis Ford Coppola (1983)

« Older   Newer »
  Share  
morgana_black
view post Posted on 7/10/2007, 13:25 by: morgana_black




L'ho rivisto ieri e devo dire che mi ha colpita più della prima volta.La fotografia livida e l'uso del bianco e nero (ad eccezione dei pesci tuono) rendono il film un'esperienza unica.
Il rapporto tra Rusty James (un ottimo Matt Dillon) e suo fratello,di cui non conosciamo il nome,ma solo l'appellativo di Motorcycle Boy (un Mickey Rourke mai così bravo),trascende la storia e ci conduce nel limbo della società americana dove regna l'emulazione,che sia di un fratello,di un genitore o di chiunque altro non conta.
Come spesso accade nel cinema di Coppola,le madri sono pressocchè assenti,fuggite per lasciare il posto a figure paterne molto spesso deludenti e più problematiche rispetto ai propri figli.
Rusty vorrebbe essere come suo fratello maggiore,ma questo suo tentativo viene messo in scacco sin dal'inizio del film:le numerose scritte che ricoprono i muri della città ("The Motorcycle Boy reigns"),le parole dei suoi amici,il rapporto intellettuale quasi esclusivo che intercorre tra il padre e Motorcycle Boy,spingono Rusty a tradire se stesso.La metafora dei pesci tuono che si combattono tra simili ci mostra come la società riesca a tarpare le ali ai propri figli costringendoli nell'acquario delle convenzioni sociali.
 
Top
3 replies since 1/10/2007, 13:46   368 views
  Share