Un'altra giovinezza, di Francis Ford Coppola (2007)

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morgana_black
view post Posted on 30/9/2007, 12:22




Un'altra giovinezza
(Youth Without Youth)


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Un film di Francis Ford Coppola.
Con Tim Roth, Alexandra Maria Lara, Bruno Ganz, Marcel Iures, Matt Damon.
Genere Drammatico
colore 121 minuti.
Produzione Romania, USA 2007.


TRAMA
Professore universitario diventerà dopo un incidente drammatico un fuggitivo nell’Europa dell’Est. Coppola torna dopo otto anni sul set, con un film che è l’adattamento per il grande schermo di un romanzo del 1988 dello scrittore Mircea Eliade, ispirato alla vita del poeta rumeno Mihai Eminescu: professore universitario che cambia totalmente vita dopo un drammatico incidente negli anni che precedono la Seconda guerra mondiale, diventerà un fuggitivo e dovrà scappare attraverso il continente indoeuropeo, tra la Romania, la Svizzera, Malta e l’India.

uscita nelle sale: venerdì 26 ottobre 2007

FONTE

Edited by Blacksnow - 21/7/2009, 19:52
 
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AkiraEffect
view post Posted on 30/9/2007, 12:57




Attesissimo, se non sbaglio passerà in anteprima alla festa del cinema di Roma. Io avrei mantenuto il titolo originale ma fa lo stesso.
 
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MetalAngel
view post Posted on 30/9/2007, 13:24




Sembra interessante e poi Coppola va visto :P
 
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morgana_black
view post Posted on 30/9/2007, 13:29




Sì,Akira,il film verrà presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma che si terrà dal 18 al 29 ottobre prossimi (se non ricordo male... :huh: ) e non vedo l'ora!!!Sono ben dieci anni che aspetto un suo nuovo film...il mio Francis... :19gk9.gif:

Ps.Anch'io avrei tenuto il titolo oroginale,ma è la dura legge del marketing cinematografico italiano... <_<

Edited by morgana_black - 30/9/2007, 14:31
 
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MetalAngel
view post Posted on 30/9/2007, 13:31




Morg vai a Roma per il festival?
Ma quando è prevista l'uscita in tutte le sale italiane?
 
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morgana_black
view post Posted on 30/9/2007, 14:53




CITAZIONE (MetalAngel @ 30/9/2007, 14:31)
Morg vai a Roma per il festival?
Ma quando è prevista l'uscita in tutte le sale italiane?

L'uscita del film è prevista per il 26 ottobre...sperando che non venga posticipata come è accaduto per il film dei fratelli Coen... <_<
Pensavo di fare un salto a Roma per un paio di giorni,ma dipende da come sono messa con gli esami... :cry:
 
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Ulampator
view post Posted on 6/10/2007, 18:33




attesissimo anche per me il ritorno del grande maestro
 
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deborah mayfair
view post Posted on 8/10/2007, 11:24




Non vedo l'ora, dal trailer sembra uno splendido film.
 
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morgana_black
view post Posted on 27/10/2007, 13:11




Ieri non ho saputo resistere al richiamo di Coppola e nonostante l'influenza sono andata a vedere il film al primo spettacolo pomeridiano.La prima cosa che mi ha colpita è stata la sala abbastanza piena...non me l'aspettavo.
Credo che questo sia uno di quei film a cui bisognerebbe dedicare più di una visione,poichè è un'opera abbastanza complessa.Coppola affronta il tema del tempo e della sua ineluttabilità con spiccato senso autobiografico:un uomo può ipotecare non solo la sua vita,ma soprattutto la vita delle persone che ama in nome dell'opera della sua vita?Un'opera che ha come argomento la ricerca dell radici del linguaggio,la forma più convenionale di espressione umana.
Tim Roth si conferma un ottimo interprete in un ruolo,quello del protagonista, non di certo semplice.Eterea e affascinante Alexandra Maria Lara alla sua prima prova d'attrice nel doppio ruolo di Laura e di Veronica.
 
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deborah mayfair
view post Posted on 6/11/2007, 09:56




Anche quando sono andata a vederlo io la sala era abbastanza piena. Però alla fine della proiezione più di metà degli spettatori erano interdetti.
Ho adorato questo film che, come afferma Morgana, merita ben più di una visione (non vedo l'ora di rivederlo), in quanto si tratta di una pellicola complessa e al tempo stesso affascinante. Mircea Eliade (lo scrittore del romanzo) e Coppola stesso si confrontano con temi quali il mito, le origini del linguaggio, il divino per arrivare ad una celebrazione della vita e dell'amore. Una spiegazione puramente narrativa l'avrei anche trovata (
SPOILER (click to view)
il dio Shiva, tramite il fulmine, è entrato nel protagonista)
, ma credo anche che la storia presenti molti aspetti simbolici. Confermo la bravura di Tim Roth (sono anni che dico che si vede troppo poco).
Un ritorno alla grande di uno dei registi più eccelsi del panorama mondiale.
 
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Ulampator
view post Posted on 9/11/2007, 20:06




Nella mia città non è arrivato ancora e credo che a questo punto non arriverà più. sarò costretto ad aspettare un bel pò...

CITAZIONE (deborah mayfair @ 6/11/2007, 09:56)
Confermo la bravura di Tim Roth (sono anni che dico che si vede troppo poco).
Un ritorno alla grande di uno dei registi più eccelsi del panorama mondiale.

sono d'accordo, Tim Roth è un attore con capacità recitative d'altri tempi.
io non so molto di lui, ma credo che sia un tipo abbastanza allergico allo star-sistem (e su questo non posso che compatirlo).
però dispiace non vederlo di più.
 
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Ulampator
view post Posted on 26/11/2007, 00:37




posto anche quì la mia brevissima impressione sul film :lol: , che ho inserito anche nel mio

Finalmente visto la settimana scorsa, a 40 klm di distanza. costo del biglietto 3.50 €… ma anche questo significa essere Francis Ford Coppola. Credo che anche dal punto di vista strettamente commerciale sia stato un’errore non proiettare Un’altra Giovinezza in maniera doverosa, perchè Coppola inevitabilmente richiama una consistente nicchia di persone e avrebbe reso molto più di altri film presenti attualmente sul mercato. Senza dire che questa pellicola, e in generale questo regista, aldilà di tutto sono un’esperienza sensoriale che non può far che bene.

SPOILER
Non avevo mai visto Coppola così… visionario, misterioso, introverso.. ma a ben pensare cos’è se non l’evoluzione di un grande regista?
Un’altra Giovinezza potrebbe essere il desiderio esaudito di un uomo alla soglia dei settanta anni, in veste di delirio. L’angoscia di non riuscire a portare a termine il progetto di una vita. Il viaggio quasi dantesco di un professore a spasso nel tempo, accompagnato dalla sua Beatrice e nella continua ricerca delle radici del linguaggio e dell’umanità stessa. In questa pellicola, molto personale di Coppola, ci sono tutti i 10 anni di assenza del regista: la crisi ispirativa, il progetto di una vita, l’angoscia della sua incompletezza a causa della sua complessità e (consentitemi) la fame di tornare a stupire dietro la macchina da presa, come un artigiano sapiente. Non lontano, come idea, da un Otto e Mezzo di Fellini o un Island Empire di Lynch (per fare qualche esempio) e se lo si vede in quest’ottica risulta molto più accessibile. Infatti credo che sia un film che troverà i propri consensi nei prossimi dieci anni perché (paradossalmente!) una delle eterne sfide di Coppola è sempre stata quella di trovare un giusto equilibrio fra il cinema “hollywoodiano” e il cinema impegnato.
Infatti Dominic Matei si ritrova in un clichè abbastanza tipico del cinema hollywoodiano. Il fenomeno improvviso che lo colpisce, donandogli nuova vita e poteri incredibili è il motore, abbastanza classico, da cui prende spunto la storia. Quello che cambia è la prospettiva. Il protagonista di Coppola (un magistrale Tim Roth) non fa cose balorde, non fa un uso spropositato di questi poteri e ne tanto meno cambia la sua visione della vita, anzi cerca con maggior vigore di portare a termine il suo progetto di sempre. Parallelamente alla sua avventura Coppola ci informa che un mondo intero è in guerra, sono gli anni più destabilizzanti del secolo e forse della storia, dove la ferocia, lucida, dell’uomo raggiunge gli apici.
Fin qua poco male, ma in realtà chi conosce Coppola sa che è un regista molto complesso.
Infatti ciò che secondo me ha spiazzato un po’ tutti, me compreso, sono state le continue “licenze poetiche”, oserei definirle, che nel film si susseguono. Un viaggio onirico inconcludente, un tipo di cinema non convenzionale a cui il regista non ci aveva mai abituato. Sembra quasi che Coppola si sia divertito a prendere in giro lo spettatore mettendo a dura prova la sua credibilità.
In realtà egli cerca solo di stimolare la platea a guardare oltre il proprio naso a non soffermarsi sulla forma ma sulla sostanza. La trasmigrazione dell’anima (una bella e brava Alexandra Maria Lara), che tra l’altro è un elemento a cui il regista aveva già fatto riferimento in Dracula (unico film precedente a cui mi sento di avvicinare questo suo ultimo lavoro), Il doppio (fenomenale Tim Roth), lo stesso Dominic Matei che a detta di Tim Roth stesso sembra un personaggio venuto fuori da un episodio di “ai confini della realtà”. Sono gli elementi di indagini molto più importanti e profonde. Coppola infatti traccia un primo parallelismo fra quello che succede a Dominic Mattei e quello che succede in quegli anni nel mondo. L’arcano in realtà viene svelato alla fine quando Dominic (Tim Roth) ritrova i suoi vecchi amici e prova a raccontargli di quello che ha visto, nonostante i loro volti increduli: gli parla dell’uomo che ha passeggiato sulla luna (episodio da chiarire) e di un mondo migliore. Questo è un messaggio assolutamente positivo di Coppola perché vuole trasmetterci come un episodio fenomenale, improvviso e drastico come può essere un colpo di fulmine addosso a Dominic Mattei o la bomba H addosso all’umanità, porta l’uomo si ad avere maggior consapevolezza dei propri poteri , ma inevitabilmente ne scaturisce un’evoluzione e il Dominic Mattei rigenerato è un uomo migliore non solo per le sue straordinarie capacità, ma per come ne fa uso e perchè gli riesce ciò che non gli era riuscito in vita, rinunciare al suo progetto per amore, pur sapendo di dover perder la sua amata. Così L’Uomo di fronte alla megalomane consapevolezza degli effetti distruttivi delle bomba atomica riesce ad evolversi, ad arretrare la propria violenza, e cominciare a porre le basi di un mondo migliore non più afflitto dalle guerre.
Sullo sfondo invece Coppola indaga sulle radici del linguaggio e delle origini dell’uomo stesso, tradotta parallelamente in indagine del linguaggio cinematografico. La natura Metafisica di questo ultimo film si riscontra anche in quel dualismo che da sempre lo contrasta, la sua non è una critica distruttiva al cinema hollywoodiano, ma una acuta e ironica sfida (costruttiva) dei suoi stilemi e dei suoi clichè (un esempio su tutti: la svastica sui reggicalze!) per poi approdare ad modo nuovo di comunicare: sensoriale, illogico, sottile. Quando Dominic nel finale parla di aver visto Armstrong passeggiare sulla luna, fa riferimento ad un avvenimento a cui non ha assistito. (ora apro quì una parentesi ….anzi l’ho già aperta.. cmq secondo quanto ho letto Dominic Mattei vive la sua avventura dal 1938 al 1956). Oppure la poesia della terza rosa che Dominic stenta a decidere dove volerla materializzare. Come molti passaggi di questo film sono volutamente inspiegabili, vivono fra una sarcastica metafora cinematografica.

In definitiva per chi ama il Coppola “psichedelico” questo film è un vero capolavoro anche sul piano delle immagini, davvero spettacolari. Potrebbe apparire ad una prima visione un po’ troppo allucinato e illogico ma sono sicuro che il tempo gli renderà giustizia, anche perché F.Coppola (secondo anche quanto ha dichiarato) non ha voluto fare un film incomprensibile , è un’evoluzione del linguaggio cinematografico, un film che sento di consigliare a tutti perché ritorna nella mente per la sua assurdità, illogicità, contribuendo a comporre il quadro perfetto, visione parziale del tutto…

Edited by MetalAngel - 26/11/2007, 10:01
 
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MetalAngel
view post Posted on 26/11/2007, 10:06




Ulampatur ho tolto il link del tuo forum, c'è la sezione apposta per lo spam.
 
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AkiraEffect
view post Posted on 21/2/2009, 19:23




L'ho trovato molto bello anche per uno come me abituato a visioni più commerciali. Senz'altro è una pellicola complessa che richiede più di una visione per essere compresa in tutti i suoi aspetti. Ho colto anche io la vena autobiografica di Coppola, che pure è partito da un racconto altrui, nella ricerca del protagonista del completamento dell'opera della vita, i restanti temi trattati rimangono molto alti, l'origine del linguaggio, la mediazione tra uomo e divino ad esempio. Non mi hanno nemmeno dato troppo fastidio i punti più criptici (come la terza rosa). Semplicemente straordinario Tim Roth.
 
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13 replies since 30/9/2007, 12:22   1099 views
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