Il buio nell'anima, di Neil Jordan

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Grace_Margaret_Mulligan
view post Posted on 1/10/2007, 20:00 by: Grace_Margaret_Mulligan




CITAZIONE (MetalAngel @ 1/10/2007, 20:58)
CITAZIONE (Grace_Margaret_Mulligan @ 1/10/2007, 20:51)
Purtroppo questa è un'americanata a tutti gli effetti.

Hai visto questo film? Come ti è sembrato?

Ti posto una mia recensione:

L'uso della violenza è sempre illecita? O magari qualche volte è consentita? Magari se vogliamo parlare di vendetta, di riscatto, di riconquista.
Ma è giusto? Il film non prende una forte posizione a riguardo ed effettivamente è questo il suo più grande difetto.
Giusta o sbagliata che sia la violenza sembra essere l'unico mezzo di salvezza che Jordan riesce a conferire ad Erica, vittima (e carnefice) della violenza stessa. Che sia essa fisica o psicologica non conta. Erica, traumatizzata, sperduta, incosciente, spaurita non si riconosce più, non vive più e cerca la sua esistenza fra le strade notture di una NY ancora sottomessa dal terrore dell'11 settembre, come la stessa Erica afferma nel suo lungimirante programma radiofonico. Erica è solo una voce nella città, ma improvvisamente diventa un (non) volto della giustizia fai da te, e sembra quasi che il film giustifichi il suo comportamento in alcuni tratti e lo condanni in altri senza prendere mai una posizione diretta e decisa, lasciandosi cullare da un'esagerata retorica tipica. Alla resa dei conti questo film non ha nessun messaggio concreto, esamina un problema, analizza la vendetta fine a se stessa, ma offre anche un bel ritratto femminile non comune e affascinante, ed è questo il suo punto di forza. Non è un caso che il regista abbia voluto dare la parte ad una Jodie Foster in gran forma (e in odor di oscar), molto mascolina e forte, ma che è guastata da una storia eccessivamente blasonata che non rispecchia totalmente la realtà di squallore e depravazione che Erica dovrebbe, vorrebbe combattere. E' uno spirito vendicativo, che gode nell'uccidere, una figura interessante ma che rimane solo in superficie non rendendo concreto nessuno dei suoi aspetti. Davvero gode, o forse è assuefatta dal dolore e allora incapace di provare sensazioni e sentimenti? Tutto è piuttosto confuso.
Non è facile capire perchè il regsita abbia voluto rimanere neutrale alla faccenda, c'è compassione, ma non approva e non disapprova, e alla fine ci si chiede se è veramente questo lo scopo del film: rimanere in disparte ma giustificare.
Mancanza di coraggio forse, oppure più semplice furbizia. Sta di fatto che da uno come Neil Jordan ci si sarebbe aspettato un film più estremo.
La riconquista della propria vita, può essere riconquistata con la violenza o con i rapporti umani, o con entrambi? Questa è una bella domanda a cui il film non risponde.
Sarebbe stato più bello se avesse dato una risposta sicura, perchè cerca di farlo varie volte ma in maniera molto confusa, e allora non si capisce più se si vuole o non vuole dare una risposta.
 
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17 replies since 23/9/2007, 10:24   1239 views
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