Delusione delusione delusione.
Siete pronti? Allora... Credo che il regista Francis Lawrence si sia fumato letteralmente le pagine del romanzo di Matheson.
Il film inizia con un Will Smith super-palestrato che trascorre le sue giornate allenando i muscoli, facendo battute pseudo-ironiche e lavando il suo cane. Qui Robert Neville è un militare che si occupa di trovare la cura per il virus, sua moglie e la figlia
muoino in una collisione tra elicotteri mentre vengono trasportate lontano dalla zona infetta quindi non esiste il passaggio molto intenso in cui la moglie di Neville si trasforma lentamente in vampiro e lui è costretto a sopprimerla, la seppelisce ma lei ritorna a cercarlo per avere il suo sangue.
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E fin qui ho pensato: ok il regista ha cambiato questa parte perchè forse secondo lui era più fico far finta che il protagonista è un bravo servo dello stato con una tragedia familiare alle spalle. Poi però le assurdità hanno cominciato a moltiplicarsi: i vampiri sono tanti mostriciattoli alla Smeagol tutti uguali, il vicino di casa di Neville che tutte le notti lo chiama non esiste e non viene spiegato minimamente il fatto che esistono diversi gradi di contagio e all'inizio i vampiri conservano ancora sembianze e comportamenti umani. Procedendo col film Will Smith fa una vita sana: mangia regolarmente, fa tanta palestra, si intrattiene cacciando animali per strada (peccato che nel libro la maggior parte del suo tempo lo passa alcolizzandosi per non pensare alla propria situazione). Ah sì, naturalmente la metropoli si è trasformata in una specie di savana con leoni che inseguono i cervi. Proseguiamo con le stranezze: nella seconda parte del film (quella che mi ha fatto salire ancora di più il senso di amarezza) compare una donna con figlioletto a seguito e si trasferiscono a casa di Neville. Chi ha letto il libro sa che c'è una donna che ha un ruolo cruciale nelle vicende e soprattutto nel finale che è molto incisivo. Ecco tutto questo nel film NON esiste!! Praticamente qui la donna in questione
è una tizia molto religiosa che dice di essere guidata dalla voce di dio. Ed ecco qui quella perla del finale del film: i vampiri attaccano la casa di Neville, c'è una lotta generale e alla fine Neville sacrifica la propria vita facendosi esplodere insieme a tutta la casa infestata dai vampiri ma prima consegna alla donna una fialetta contenente l'antidoto per il virus. Lei e il figlioletto fuggono in Vermont dove c'è una chiesetta e una comunità di sopravvissuti gestita dall'esercito (ovviamente lei è sempre guidata dalla mano di dio), consegnano l'antidoto e il Neville morto diventa l'eroe che ha salvato l'umanità.
Patetico!! E dove mettiamo la profondità del messaggio di Matheson? Praticamente hanno ribaltato tutto il senso del film usando il titolo e l'idea di partenza. Tutto il resto è un insieme di cose che si collocano tra il patetico e l'irritante...
