Visto stasera, una sola parola: Fa-vo-lo-so!
Forse addirittura superiore al primo episodio, il film parte lanciatissimo con un flashback sul passato con un assalto degli infetti diretto dal regista del primo episodio Danny Boyle. Poi si sviluppo al contrario rispetto al primo episodio, mentre la infatti i sopravvissuti fuggivano da Londra per la campagna, qui tornano nella salvezza della grande città bonificata dagli yankees salvo poi che il caos degeneri ancora. I militari sono quasi più orrendi degli zombie, la scena del "cecchinaggio" della popolazione in fuga è per certi versi più difficile da digerire che non i pasteggi degli infetti ed è molto metaforica.
Ma sono due le note di rilievo, la prima è il personaggio di Robert Carlyle, geniale,
il senso di colpa per aver lasciato morire la moglie che si trasforma in rabbia verso il suo sguardo accusatorio e verso il figlio che porta gli stessi occhi della madre è una delle cose più strazianti che si siano viste in un film di genere degli ultimi anni
L'altra è il grandioso scenario rappresentato dalla Londra deserta che domina gran parte del film, con un "set" del genere a disposizione era naturale che ne venisse fuori un film nichilista e disperato.
Non mancano un paio di ingenuità
dal Carlyle che gira liberamente per quella che dovrebbe essere un laboratorio militare iper-protetto al finale che non lascia aperta una porta, ma bensì un portone ad un eventuale seguito, peccato fatto in modo così sfacciato non è molto bello
Detto questo, uno dei film horror migliori degli ultimi anni, assolutamente consigliato agli amanti del genere e a chi è piaciuto 28 giorni dopo, voto 8.
