Into the Wild, di Sean Penn

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» my supertramp age
view post Posted on 19/7/2008, 18:28 by: » my supertramp age




Splendido. Non ci sarebbe altro da aggiungere a questo aggettivo, se non per enumerare tutte le varie componenti che concorrono a farlo essere così.
Una colonna sonora che fa vibrare le corde dell'anima, che coinvolge, che trascina sentimento e ascolto in un unico vortice, quello delle emozioni. La fotografia e la sceneggiatura? ottime. Come si diceva ogni singolo fotogramma conduce lo spettatroe dentro la bellezza dei paesaggi incontaminati e lo trascina con sè. L'interpretazioni di tutti gli attori, anche quelli secondari, è stata curatissima, Penn non ha tralasciato nessun dialogo, li ha cesellati in maniera tale da rendere nella maniera più veritiera possibile la storia di Chris. In questo senso, Emile Hirsch è stato travolgente, ha saputo rendere con la sua recitazione posata ma non per questo banale, e profonda, moltissimo di ciò che era Chris, a mio parere.
E la bellezza più profonda di questo film, al di là della morale che vi si può cogliere, e seguire o meno, è la rappreentazione dell'estrema fragilità della mente umana, specchio di innumerevoli ambizioni, idee, progetti, per i quali si decide di dare una svolta alla propria vita, anche a costo di ammettere alla fine di un viaggio, (in questo caso il viaggio interiore dell'uomo viene esternato dalla volontà di abbandonare il mondo civilizzato per rifugiarsi nel silenzio bellissimo ma anche pericoloso della natura) che ciò che si credeva era totalmente sbagliato.
Questa è la cosa che più mi ha colpito del film. Il realismo candido della condizione umana e del fattore 'natura', che è d aun lato magnifica, ma anche la prima nemica dell'uomo.
 
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20 replies since 8/7/2007, 12:51   2325 views
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