Quei bravi ragazzi, di Martin Scorsese (1990)

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MetalAngel
view post Posted on 24/6/2007, 12:24 by: MetalAngel




Un ottimo resoconto delle attivitā mafiose raccontate in prima persona da Henry Hill: ex gangster pentito che racconta la sua vita e la sua esperienza coi compagni malavitosi che si chiamano tra di loro "Quei bravi ragazzi". Scorsese ci mostra i piccoli avvenimenti quotidiani dei suoi personaggi che trascorrono l'esistenza tra cene eleganti, riunioni natalizie di "famiglia", attivitā illecite quali spaccio di sostanze stupefacenti e furti organizzati. La cinepresa segue il protagonista come se fosse la sua ombra assumendo occasionalmente il punto di vista di sua moglie che racconta in prima persona l'incontro con Henry Hill.
Durante la visione possiamo assistere ad alcune sequenze che sono piccoli capolavori: prima tra tutte la sequenza in cui il protagonista entra nel locale affollato in compagnia della futura moglie passando dal retro e attraversando le cucine. Secondo me in questo caso Scorsese ha voluto mostrarci metaforicamente il "dietro le quinte" delle vicende che vengono rappresentate nel locale alla moda.
Un altro esempio lo troviamo alla fine del film qando la voce fuori campo che ci ha accompagnati per tutta la visione viene fatta risalire appunto a Henry Hill che si trova nell'aula di tribunale dove denuncia i propri ex- compagni. Il protagonista parla fissando lo sguardo verso lo spettatore e si alza camminando verso la cinepresa come un attore di teatro reciterebbe un "a parte".
Scorsese dirige il film senza assumere una posizione nč moralistica nč mafiosa: lascia l'interpretazione allo spettatore limitandosi a fornire un resoconto estremamente verista che mette in scena anche le vicende pių banali e quotidiane dei vari personaggi.
 
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9 replies since 21/6/2007, 10:05   538 views
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