I 400 colpi, di Francois Truffaut (1959)

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morgana_black
view post Posted on 8/6/2007, 23:10 by: morgana_black




da www.mymovies.it

I quattrocento colpi
(Les 400 coups)


image

Un film di François Truffaut.

Con Jean-Pierre Léaud, Claire Maurier, Albert Rémy, Jeanne Moreau, Guy Decomble, Georges Flamant, Patrick Auffay, Daniel Couturier, François Nocher, Richard Kanayan, Renaud Fontanarosa, Michel Girard, Henry Moati, Bernard Abbou, Jean-François Bergouignan, Michel Lesignor.

Genere Psicologico

b/n

93 minuti

Produzione Francia 1959.


Come una madre che osserva e veglia, nelle prime immagini del primo capolavoro di Truffaut, quello che lo ha fatto passare dai banchi di scuola dei "Cahiers du Cinema" alla cattedra della macchina da presa, la Tour Eiffel è sempre presente, e domina Parigi. I 400 colpi è anche il primo film del personaggio Antoine Doinel, alter ego del regista, sempre interpretato da Jean Pierre Leaud, che accompagnerà nella vita cinematografica il cineasta francese.
Antoine Doinel è un bambino che vive con la giovane madre e il patrigno. Ha poca voglia di studiare e si diverte ad andare al cinema, a marinare la scuola, a compiere piccoli furti, oppresso da una famiglia che pensa troppo a se stessa e lo relega a buttare via la spazzatura o ad andare a comprare il latte, lasciando ai compagni di scuola il compito di accompagnarlo all'adolescenza. Il riformatorio diventerà il trampolino per il tuffo nel mare della vita.
Manifesto della Nouvelle Vague francese, il primo film di Truffaut è un inno alla libertà dell'infanzia, in parte autobiografico, che disegna e descrive le vicende di un bambino, nel quartiere in cui il regista è nato. La forma filmica è immediata, viva, realista, strizza l'occhio a Rossellini, e rappresenta i volti e le vite dei piccoli uomini nelle strade parigine, nelle sue sfaccettature più intime, nei discorsi fra amici che condividono gli stessi luoghi. La poesia dei primi anni dell'esistenza risulta apparentemente rotta dalla coercizione del riformatorio, insieme di rigide regole che dovrebbero indicare la retta via; è però nell'ultima magica sequenza, mostrata secondo dopo secondo nel più classico stile della "Nouvelle Vague", in quella corsa di Doinel verso il mare, che i capelli possono finalmente seguire il vento, e lo sguardo finalmente perdersi senza paura verso gli anni dell'età adulta.

In onore di Deb.. :D
Uno dei film manifesto della Nouvelle Vague francese.Da vedere possibilmente in lingua originale.
 
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8 replies since 8/6/2007, 23:10   1656 views
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