Turistas, di John Stockwell

Lo vidi con poca convinzione, pensando fosse l ennesimo slasher-movie coi teenager seccati uno per uno da un fantomatico killer. Nulla di piu sbagliato: non è un capolavoro, non è un gioiellino, è un filmetto così così e basta, ma è fatto onestamente e non c'è nulla di cio che m'aspettavo.
Quasi che si parteggia per il mediconzolo dai modi spicci che, per aiutare i bambini poveri delle favelas, decide di espiantare gli organi da vivi a giovani turisti (sicuramente un po danarosi: per esser in vacanza nel lontano Brasile...).
Film girato davvero con quattromila lire, ma a suo modo con una sua dignità. Non che faccia vedere molto ma quasi ogni morte (specie la timida ragazzina che s'innamora dell'inglese o la coppia di svedesi in moto) sono da antologia e lasciano senza fiato per qlc secondo. Senza contare le suggestive, claustrofobiche e angoscianti sequenze sottacqua, alla ricerca di una sacca d'aria respirabile per sopravvivere.
Il finale sembra ancora recitato come fossero sottacqua, senza una parola, con movimenti legnosi, occhi vitrei e respiri profondi.
Non me la sento di definirlo un film dimenticabile, di sicuro sfrutta un filone ma non lo segue.