The Number 23, di J. Schumacher

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MetalAngel
view post Posted on 28/4/2007, 13:07 by: MetalAngel




Visto ieri sera. Il film globalmente mi è piaciuto. Ritengo che l'idea di Schumacher di utilizzare il numero 23 percostruire una storia di ossessione sia molto bella.
Sono rimasta piacevolmente stupita per la recitazione di Jim Carrey che in genere non sopporto per via dei film demenziali in cui recita. In questo film è stato bravissimo: mi è sembrato credibile sia nel ruolo del detective impavido e dal fascino "maledetto", sia nel ruolo di semplice accalappiacani un po' sfigato e credulone. Complimenti insomma per capacità di calarsi pienamente anche in ruoli molto diversi fra loro.
La sequenza dei titoli di testa piacerà ai cinefili, mi fa sempre piacere vedere che alcuni registi sono attenti anche a queste cose. In questo caso i nomi di attori ecc appaiono su un foglio di vecchia carta assorbente per macchine da scrivere e si confondono in mezzo ad una moltitudine di richiami storici e di altro tipo al numero 23, successivamente le scritte vengono coperte da macchie di sangue che cadono sul foglio un po' ingiallito.
Altra cosa: bello l'utilizzo del flaschback soprattutto nella parte finale quando il protagonista inizia a districarsi tra i vari eventi attraverso flash di immagini visive relative al suo passato.
Una cosa che però mi ha delusa un po' è la scelta del finale:
SPOILER (click to view)
che bisogno c'era di trasformare il protagonista in un modello esemplare di giustizia? Io avrei preferito un finale più oscuro e in linea col resto del film. Ad esempio sarebbe stato bello fare impazzire del tutto il protagonista in seguito alle ultime rivelazioni, magari invece che in carcere mostrarlo in manicomio o addirittura fare in modo che dimenticasse di nuovo tutta la storia e ricominciasse tutto da capo come dopo il suo tentativo di suicidio.

Infine penso che ci siano alcuni buchi di sceneggiatura:
SPOILER (click to view)
quando la moglie di Walter Sparrow soccorre l'anziano medico impazzito che si taglia la gola alla posta come fa ad intuire che sarebbe meglio allontanare suo marito dalla scena? Quando poi lei esplora la casa del vecchio e trova la scatola col nome di suo marito che le consente di capire che è lui l'autore del libro subito dopo si volta e dietro di lei c'è il suo amico che in seguito la aiuterà a rimuovere lo scheletro della studentessa. Ma come è arrivato lì il suo amico, lei non avrebbe potuto avere il tempo di avvertirlo perchè solo in quel momento ha scoperto la verità. E poi secondo me è inverosimile il comportamento di loro figlio che non fa una piega quando trova suo padre che punta un coltello alla gola della moglie per farle confessare di essere stata lei a far sparire il cadavere della studentessa da lui uccisa in passato


Nonostante ciò il film mi è piaciuto, l'ho trovato originale e ben realizzato. Sono curiosa di leggere i vostri commentoi se andrete a vederlo.

Edited by MetalAngel - 28/4/2007, 14:23
 
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