Paura Nella Città Dei Morti Viventi, Lucio Fulci

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BlackEndless
view post Posted on 12/2/2007, 20:48




RECENSIONE DEL FILM : PAURA NELLA CITTA' DEI MORTI VIVENTI



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Titolo originale : Paura nella città dei morti viventi
Produzione : Italia
Durata : 1h e 28'
Genere : Horror
Regia : Lucio Fulci
Uscita : 1980
Attori principali: Christopher George, Janet Agren, Carlo De Mejo, Antonella Interlenghi, Giovanni Lombardo Radice, Daniela Doria, Catriona MacColl, Fabrizio Jovine

Recensione

A seguito dell’impiccagione del prete Thomas nel cimitero di Dunwich, nella stessa cittadina cominciano una serie di orrori e misteri, ed i morti si levano dalle tombe. Gli specchi si infrangono, le pareti si incrinano e i primi zombi cominciano a fare le prime vittime. Nel frattempo a New York una medium durante una seduta spiritica avverte le presenze demoniache che albergano la città di Dunwich, che si dice sia la leggendaria Salem, regno delle streghe e del male, ma rimane posseduta dagli spiriti e muore subito dopo. La trama semplice ma affascinante è complice di un ambientazione angosciante e cupa, che avvolge quella Dunwich dove la porta dell’inferno è stata scoperchiata e le anime dell’aldilà invadono il mondo dei vivi.
Questo è il primo episodio della ‘Trilogia della Morte’ composta da appunto ‘Paura nella città dei morti viventi’ , ‘Quella Villa Accanto Al Cimitero’ ed infine ‘ L’Aldilà … e Tu Vivrai Nel Terrore’ . E’ un primo episodio molto ben costruito e ideato, con una originalità invidiabile che in molti dopo hanno scopiazzato. Una originalità che è dunque visibile nella trama: le porta dell’inferno che si apre e i morti che prendono vita. Punto che vediamo nel sucessivo ‘La Chiesa’ ( 1988) di Michele Soavi ( tra l’altro presente anche nel cast di questo film stesso ), ma anche in Dèmoni e Dèmoni 2 di Lamberto Bava ( 1985 e 1986 ) . Il cast del film è all’altezza, grazie anche alla maestria di Fulci che era abile a dar direttive sul set e far recitare al meglio anche gli attori meno adatti alla parte. Una performance stonante però è quella di Carlo Del Mejo che interpreta con scadenza la figura dello psicanalista, spesso fuori tempo e poco credibile con certe battute.

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Le musiche sono affidate al fedele Fabio Frizzi, compositore dei precedenti ‘Zombi 2’ e ‘Sette Note in Nero’ , che colora le ambientazioni con toni spettrali e grotteschi che accompagnano tutto il film verso la discesa verso l’inferno ( particolarmente emozionante l’ultima parte ) .
Questo film, molto amato dal regista, è un horror che se vogliamo ha segnato il rilancio internazionale di Fulci, che ci regala un horror che può essere ricollegato da Poe a Lovecraft, a Romero e per imprimere infine una connotazione fantastica e visionaria, dando vita ad un terrore non solo inaudito ma anche mistico e paranormale.
La pellicola in questione diciamo che è ‘marchiata’ da L. Fulci per le numerose scene splatter e gore presenti nel film. Il suo gusto per l’eccesso lo spinge a mostrare topi che divorano cervelli umani, vermi e cadaveri decomposti un po’ ovunque, teste che vengono trapanate, crani sfondati da orecchio a orecchio ed interiora strappate. Un marchio di fabbrica, una garanzia che il film è proprio suo, un gusto perverso che si evidenzia un po’ in tutti i suoi film.
Gli effetti speciali sono davvero notevoli, ed incidono tantissimo nella riuscita di alcune scene : lo sguardo del prete uccide una ragazza che comincia a sanguinare dagli occhi e le escono poi tutte le interiora dalla bocca con un rigetto continuo.. una ammirevole cascata di budella. Una scena simbolo del film che non sarebbe mai stata realizzata senza la bravura di Giannetto De Rossi. Oppure come i diversi cervelli letteralmente ‘stracciati’ dal cuoio capelluto con particolari agghiaccianti. Le idee di quel pazzoide di Fulci non sarebbero mai state messe su carta grazie ai buonissimi effetti speciali presenti nel film che danno, come vuole Fulci, un carattere estremo al film come lo splatter ed il gore.
Tra l’altro sono molte le scene in cui gli attori ebbero qualche difficoltà ad interpretare. Per esempio Daniela Doria vomita pajata di pecora ancora calda per simulare intestini che escono dalla bocca.

Inoltre per chi lo volesse sapere Lucio Fulci compare per poco sulla scena nella veste di medico legale, un ruolo che spesso ama ricoprire, forse per il rimpianto di una laurea in medicina mai utlizzata.
L’unica nota negativa, a mio giudizio, è il passaggio troppo veloce da Dunwich a New York, dagli orrori della città infernale ai racconti della medium. Un passaggio che può, e riesce, a smarrire e far sbandare lo spettatore per qualche istante e a non seguire il filo logico degli eventi.
In conclusione, un film che deve essere assolutamente visto per tutti gli amanti del genere per tutte le chicce impedibili presenti nel film.



Voto : 7,5
 
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Jimmy Matthews
view post Posted on 21/9/2007, 21:01




Bellissima recensione, mi permetto di aggiungere un particolare visto che scrivevi di come questo film avesse ispirato altri registi horror italiani: la scena della testa trapanata è stata riesumata anche da Joe D'Amato per "Rosso Sangue".

Il finale di "paura" comunque ancora lo devo capire completamente...
 
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Visitor Q
view post Posted on 11/6/2008, 22:34




caro vecchio fulci, che perla del cinema horror ci hai regalato!
 
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2 replies since 12/2/2007, 20:48   898 views
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