Un tram che si chiama desiderio, Elia Kazan, 1951

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arihagne
view post Posted on 20/11/2006, 16:35




Un tram che si chiama desiderio
(A Streetcar Named Desire)

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FONTE SCHEDA

Titolo originale: A Streetcar Named Desire

Paese: USA
Anno: 1951
Durata: 122'
Colore: B/N
Audio: sonoro

Genere: drammatico
Regia: Elia Kazan
Sceneggiatura: Tennessee Williams

Attori:
Vivien Leigh - Blanche DuBois
Marlon Brando - Stanley Kowalski
Kim Hunter - Stella Kowalski
Karl Malden - Harold 'Mitch' Mitchell
Rudy Bond - Steve Hubbel
Nick Dennis - Pablo Gonzales
Peg Hillias - Eunice Hubbel
Wright King - Un Esattore
Richard Garrick - Un Medico

Fotografia: Harry Stradling
Montaggio: David Weisbart
Musiche: Alex North
Scenografia: Richard Day, George James Hopkins

Premi:
Oscar alla migliore attrice protagonista
Oscar al miglior attore non protagonista
Oscar alla migliore attrice non protagonista
Oscar per la migliore scenografia (bianco e nero)
Golden Globe per la migliore attrice non protagonista
Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile

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FONTE TRAMA

Trama :
"Blanche Dubois, vedova sessualmente repressa, va ad abitare a New Orleans in casa della sorella Stella, cerca di farsi sposare da un maturo corteggiatore, ha un ambiguo rapporto di seduzione col rozzo cognato che si chiude con uno stupro e scivola nella follia. Tratto da un dramma in undici scene di Tennessee Williams (messo in scena dallo stesso E. Kazan nel 1947 con gli stessi interpreti principali e Jessica Tandy nella parte di Blanche). Kazan usa la cinepresa come un microscopio che penetra nella psicologia dei personaggi, punta sulla crudeltà del linguaggio nell'esibizione dei corpi, del sudore o dell'odore, scarta una scelta naturalistica nella scenografia, si affida alla violenza della parola per suggerire le pulsioni di morte che dominano il testo. 9 nomination agli Oscar e 3 statuette per V. Leigh, K. Hunter, K. Malden; quella del migliore attore toccò, invece che a M. Brando, a Humphrey Bogart di La regina d'Africa. Rieditato nel 1993 con i 4 minuti a suo tempo censurati. Rifatto 2 volte per la TV."


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FONTE RECENSIONE

Recensione :
"Blanche Dubois, Vivien Leigh, emerge dai vapori della stazione di New Orleans per prendere un tram che si chiama desiderio, che finirà la sua corsa in un ospedale psichiatrico. A farla impazzire sarà lo Stanley Kowalski di Marlon Brando, che debuttava al cinema dopo il grande successo ottenuto nei teatri newyorkesi.

Con Brando nasceva al cinema un nuovo tipo di attore, intenso e introspettivo, indolente ed esplosivo, portatore di un “metodo” innovativo messo al servizio del realismo sociale del cinema di Kazan. Il metodo era quello del maestro russo Stanislavskij, praticato dall’Actors Studio fondato a New York da Lee Strasberg e dallo stesso Kazan. Un tram che si chiama desiderio è un grande classico mutuato da Broadway e trasposto da un dramma in undici scene di Tennessee Williams. A teatro come al cinema fu diretto da Elia Kazan, che per primo utilizzò le convenzioni melodrammatiche di Hollywood per raccontare la realtà sociale e i suoi conflitti e per drammatizzare le relazioni tra uomini e donne.

Al centro di questo dramma, girato all’inizio degli anni Cinquanta e ambientato nel dopoguerra, ci sono due donne, un uomo e una sfida, quella che Stanley Kowalski sferra contro il mondo garbato di Blanche, e ancora prima contro l’intero sistema della cortesia e della buona creanza. Se la scenografia tradisce l’impianto teatrale è l’interpretazione dei personaggi a riferire uno straordinario naturalismo. È sui volti, quello incipriato e stupito della Leigh e quello scalmanato e sempre madido di Brando, e sui corpi, promiscuamente vicini, che si concentra lo sguardo di Kazan. La macchina da presa sembra superare la fenomenologia degli attori e scavare un percorso interiore, che rivela e libera da una parte il sadismo e la carica erotica di Stanley, dall’altra l’instabilità e la stravaganza di Blanche. La convivenza, lo stato di cattività e la miseria economica e culturale in cui versano finiscono per esasperare la relazione e farla esplodere nell’odiosa violenza finale.

All’epoca della sua uscita, era il 1951, il film ottenne ben nove nominations e centrò quattro statuette: quella di Vivien Leigh come attrice protagonista, quella di Kim Hunter come attrice non protagonista, di Karl Malden come attore non protagonista e quella per la migliore scenografia in bianco e nero. Nessun oscar invece per Marlon Brando, d’altra parte da sempre riluttante al successo, superato dall’Humphrey Bogart de La regina d’Africa. La forza espressiva del suo cinema, lo sviluppo dall’interno dei suoi personaggi, la scoperta artistica dei volti icone di Hollywood fanno quasi dimenticare la collaborazione che il regista intrattenne col comitato McCarthy. Erano i tempi delle streghe e dei “ribelli” sul “fronte”. Kazan scelse quello sbagliato."
(Marzia Gandolfi)


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Dimentichiamo la Leigh di Via col Vento... la sua Blanche è sconvolgente.
Fragile, alienata, esile e delicata... eppure in una scena di furia interiore (quando caccia via Mitch) mi ha stupita. Alla mercè totale di un Marlon Brando più bravo che mai, questa Leigh incanta sì fra gesti suadenti e parole ispirate, ma sembra sempre sul punto di crollare...
E Brando/Stanley, un'interpretazione che dà i brividi, quasi ti è simpatico in certi momenti, quasi gli perdoneresti ogni gesto sadico, un pò come fa in fondo la moglie, Stella, ma i livelli di animalesca crudeltà che riesce a rendere sono allucinanti. Fra questi due mostri, Brando e la Leigh, ovvio che il personaggio di Stella passi un pò in secondo piano : il gioco sadico viene puntato più sulla labilità di Blanche.
Personalmente ogni tanto rimanevo colpita da vari rimandi, i nomi di Blanche e Stella, fra Paradiso Perduto e La casa degli spiriti... mi riecheggiavano nella testa mentre lo vedevo, poi dopo un pò, il resto ha avuto sempre meno importanza, la trama e le anime coinvolte nel film hanno preso la meglio.
(Mi ricordo che in Tutto su mia madre di Almodòvar era proprio questa le piece teatrale che veniva messa in scena lungo tutto il film, e che faceva un pò da legante fra i suoi personaggi, vabbè... lo so... non c'entra niente, era un ennesimo rimando... ;)...)
Splendido e struggente : se potete, vedetelo...

 
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deborah mayfair
view post Posted on 20/11/2006, 17:13




Anche nei Simpson, c'è una puntata in cui viene messo in scena, l'hai vista ari?;)


Comunque, il dvd ce l'ho già, anche questo è in lista per una prossima visione. :)
 
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arihagne
view post Posted on 20/11/2006, 20:53




CITAZIONE (deborah mayfair @ 20/11/2006, 17:13)
Anche nei Simpson, c'è una puntata in cui viene messo in scena, l'hai vista ari?;)


Comunque, il dvd ce l'ho già, anche questo è in lista per una prossima visione. :)

Nuuuuu... non l'ho vista ! :o:
Mmm... magari se mi appiccico alla programmazione della Fox la ribecco, però... tentar non nuoce. Grazie per l'informazione chicca :P
Vedilo al più presto, ti piacerà ;)
 
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Xanax Addiction
view post Posted on 3/11/2007, 01:30




Bellissimo questo film, poi tennessee williams è il mio scrittore preferito!
Il cast è eccezionale|!!
 
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21st CENTURY SCHIZOID MAN
view post Posted on 3/11/2007, 15:12




Williams lo conosco soprattutto per il teatro...Comunque questa è una pietra miliare del cinema sicuramente :)


ps a proposito domani alle 14 su la7 danno Fronte del porto
 
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4 replies since 20/11/2006, 16:35   2634 views
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