Cara dolce Kyoko, di Rumiko Takahashi

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arihagne
view post Posted on 24/10/2006, 01:00




Cara dolce Kyoko
(Maison Ikkoku)

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http://www.manga-japan.it/maison-ikkoku/anime.html


L'anime

[ Scritto da: Godai-kun che cura la Guida Italiana a Maison Ikkoku http://www.geocities.com/Tokyo/Towers/3802/guida.htm
MIGIT © 1999 - Tutti i diritti riservati]

"Maison Ikkoku arriva in Italia in versione animata nel 1991 (la serie si era conclusa in Giappone nel 1988). L'importatore è la famosa DORO TV, già responsabile dell'arrivo in Italia di molti anime di successo.
La DORO TV concede la serie a Junior TV, un network a livello nazionale che raggruppa varie tv locali con un palinsesto specializzato nell'intrattenimento dei giovani e giovanissimi, principalmente per mezzo di cartoni animati (per la maggior parte di provenienza nipponica).
Partita un po' in sordina, in quanto pochi conoscono la storia originale per la mancanza di informazioni sul manga originale e anche perché il pubblico è attirato da altri anime di successo che vengono trasmessi in quel periodo, ben presto però Maison Ikkoku acquista una fetta di appassionati telespettatori.

Alcune note sull'adattamento operato dalla DORO TV.
Innanzitutto la serie viene ribattezzata "Cara Dolce Kyoko" con sottotitolo "Maison Ikkoku". Anche se a molti questo nome non piace, preferendo a ragione l'originale, va apprezzata comunque la presenza di quest'ultimo come sottotitolo.
E tra l'altro la grande maggioranza del pubblico identifica ancora oggi la serie con il titolo italiano.
Per quanto riguarda il doppiaggio (effettuato dalla CRC, Compagnia Realizzazioni Cinetelevisive, ROMA) bisogna osservare che vanta la presenza di ottimi doppiatori, tra i quali spiccano le ottime performance di Monica Ward (Kyoko, Kentaro e molte parti secondarie costituite principalmente da bambini), Alessio Cigliano (Godai, Soichiro - il cane e l'ex marito di Kyoko -), Silvia Caroli (Akemi, Ikuko), Daniela Caroli (Ichinose), Giorgio Gusso (Yotsuya).
A mio avviso Monica Ward è perfetta nel ruolo di Kyoko, riuscendo a rendere alla perfezione tutte le sfumature del suo carattere, dalle espressioni comiche o infantili al tono serioso e malinconico nei momenti di sconforto o di difficoltà.
Magistrale anche l'interpretazione di Alessio Cigliano, anch'egli in grado di assumere senza difficoltà le molte espressioni di Godai, dalle smorfie di sorpresa (tipiche nei momenti in cui il malefico trio è in azione) alle espressioni da duro (frequenti nei suoi sogni) ai momenti di imbarazzo e timidezza nei confronti di Kyoko.
Senza dimenticare che Godai è anche il narratore fuori campo che interviene spesso a commentare le fasi più significative della storia, e anche in queste situazioni Alessio dimostra la sua bravura.
Anche agli altri personaggi principali vengono abbinate voci azzeccate, così per Ichinose, Yotsuya e Akemi (evidentemente le voci non sono assegnate a caso, ma tenendo presenti le originali giapponesi).
Se vogliamo l'unica pecca (purtroppo non da poco) del doppiaggio è la presenza di un cast di doppiatori numericamente inferiore rispetto alla quantità di personaggi (e Maison Ikkoku, come tutte le serie della Takahashi, ha un gran numero di personaggi tutti a loro modo importanti per la storia).
Questo costringe i doppiatori a interpretare più ruoli a testa, riuscendo comunque molte volte a dare toni di voce diversi ai vari personaggi, così da non dare eccessivo fastidio (perlomeno all'orecchio del telespettatore medio).
Altra pecca del doppiaggio è il cambio delle voci di vari personaggi in alcuni episodi (in effetti in qualche episodio Ichinose, Akemi, Kozue hanno voci diverse rispetto al solito, e così anche altri personaggi minori quali la madre e il padre di Kyoko o la nonna di Godai, anzi persino Yusaku nell'episodio 26 verso la fine viene doppiato da un'altra persona che per inciso è il doppiatore che sostituirà Cigliano in via stabile dall'episodio 53 - Sergio Luzi -).
C'è da dire comunque che questi difetti sono presenti anche nelle altre serie animate della DORO TV, e sono dovuti sicuramente a motivi di contenimento dei costi di doppiaggio.

Per quanto riguarda l'adattamento nello specifico, va apprezzata la mancanza di censure sia nelle immagini che nei dialoghi (cosa comunque abituale anche per le altre serie della DORO TV) e la presenza delle bellissime sigle originali.
Unico "taglio" è quello relativo all'eyecatch (lo stacchetto superdeformed che introduce lo stacco pubblicitario a metà episodio) e alla preview dell'episodio seguente, che si trova alla fine di ogni puntata prima della sigla, e dove di volta in volta i vari protagonisti (anche se il più delle volte è Kyoko a parlare) danno delle anticipazioni sull'episodio successivo, mentre scorrono alcune immagini relative (in alcuni degli episodi la preview è stata mantenuta, ma senza commento audio).
Altri aspetti sono sicuramente negativi.
Così è per la mancanza di sottotitoli di traduzione alle molte scritte in giapponese (spesso importanti per una migliore comprensione della storia). Ci sono inoltre vari errori nel doppiaggio, alcuni occasionali, altri duraturi. Un breve elenco dei più importanti:

Soichiro viene pronunciato "Soisciro" invece del corretto "Soiciro"

Ichinose viene pronunciato "Ichinose" invece del corretto "Icinose"

Godai è il cognome, Yusaku il nome, mentre gli adattatori italiani fanno passare come nome proprio Godai (e lo faranno chiamare pure Godai Yukari in qualche episodio)

La nonna di Yusaku si chiama Yukari Godai, e a causa dell'errore appena menzionato Yukari viene fatto passare come il suo cognome

Ci sono varie volte discrepanze tra i dialoghi originali e quelli della versione italiana, che sembrano dovuti comunque alla fretta, più che a una intenzione di modificare e/o censurare l'originale.
Vengono tolti riferimenti a caratteristiche e nomi legati al mondo nipponico che sarebbero risultati incomprensibili alla maggioranza del pubblico (ad esempio il nome dei cibi tradizionali o il nome delle festività giapponesi) rendendoli con termini più vicini al pubblico italiano (questa è comunque una scelta quasi obbligata degli adattatori, che devono rendere fruibile la serie a un pubblico diverso da quello per cui era stata pensata, e non intacca comunque la comprensione della storia, salvo in alcuni specifici episodi).

Ritornando alla trasmissione della serie su Junior Tv, una brutta sorpresa aspettava i fans di Maison Ikkoku, in quanto la serie venne interrotta all'episodio 52 in un punto quanto mai topico della trama, che veniva lasciata completamente in sospeso (mancavano d'altro canto ben 44 episodi all'epilogo).
Questa non fu una decisione della DORO TV legata a scarso successo di pubblico, bensì una sua politica commerciale effettuata a monte. Visto che in quel periodo era rischioso importare serie tv di eccessiva lunghezza senza essere certi del riscontro positivo del pubblico, la DORO si cautelava acquistando le serie a "pezzi", riservandosi in caso di successo di pubblico a portare in Italia anche gli episodi rimanenti.
Nonostante questo per tutti quelli che seguirono con entusiasmo le avventure di Godai e Kyoko l'interruzione della serie fu un duro colpo (soprattutto molti non erano nemmeno al corrente dell'esistenza degli altri episodi, e pensavarono quindi di aver assistito a una improbabile ultima puntata).
Sarebbero mai arrivati in Italia i rimanenti episodi di Maison Ikkoku?
La risposta a questa domanda arrivò nel 1993, anno in cui vennero replicati, sempre su Junior Tv, i primi 52 episodi, a cui fecero però seguito i rimanenti episodi inediti.
Purtroppo ci fu un cambio totale dei doppiatori dall'episodio 53 in poi. Una cosa che sicuramente disorientò non poco i fans.
Da notare inoltre l'inferiorità tecnica e interpretativa dei doppiatori del secondo blocco di episodi, i quali non reggevano il confronto coi precedenti (ed in effetti tutti i vecchi doppiatori risultano vincitori nel confronto diretto con i nuovi, almeno a mio parere).
Unica nota positiva è la voce di Kyoko, tutto sommato adatta a un personaggio più adulto e serio quale è la Kyoko della seconda parte dell'anime, anche se purtroppo la capacità recitativa della doppiatrice è scarsa e peraltro spesso si è costretti ad alzare il volume del televisore perché le battute hanno un tono di voce troppo basso. Una cosa simpatica è stato il ripristino dell'eyecatch (la scenetta superdeformed a metà episodio, usata per introdurre lo stacco pubblicitario).
Purtroppo per motivi oscuri le ultime due sigle della serie (ovvero "Hidamari" - eps. 74-96 - e "Begin the night" - eps. 74-96 -) non sono state trasmesse, mantenendo le precedenti sigle (cioè "Sunny shiny morning" e "Sayonara no dessin").
Sono stati corretti alcuni errori, in particolare la pronuncia di "Soichiro" è stata corretta giustamente in "Soiciro", ma lo stesso non è stato fatto per "Ichinose".
Per il resto, l'adattamento ha seguito i medesimi dettami già impressi nei primi 52 episodi.

In conclusione, credo che possiamo ritenerci fortunati di aver visto un capolavoro del livello di Maison Ikkoku integrale e con un adattamento tutto sommato discreto, con una buona fedeltà dei dialoghi (salvo qualche caso) e la presenza delle bellissime sigle originali. Altrove (e i cugini francesi ne sanno qualcosa) non è stato così."

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http://www.manga-japan.it/maison-ikkoku/manga.html

Il manga

[ Scritto da: Godai-kun che cura la Guida Italiana a Maison Ikkoku http://www.geocities.com/Tokyo/Towers/3802/guida.htm
MIGIT © 1999 - Tutti i diritti riservati
Integrato da Maurizio Berti ]

"Il manga di Maison Ikkoku ha subito in Italia un percorso inverso rispetto al normale piano di uscite giapponese.
Se in Giappone è stato pubblicato prima dell'anime (l'inizio del manga è nel 1980, mentre la prima puntata dell'anime risale al 1986) in Italia è arrivato ben dopo.
Nel 1994 la Granata Press ne ha iniziato la serializzazione sull'albo monografico Manga Compact, con senso di lettura ribaltato rispetto all'originale (in Giappone si legge da sinistra a destra).
L'edizione della Granata purtroppo è basata sulla traduzione della versione VIZ COMICS, l'editore in USA dei manga di Rumiko Takahashi.
La VIZ non ha certo trattato bene questo manga, avendone tagliato alcune parti non ritenute interessanti per i lettori americani ed effettuando delle traduzioni non molto accurate, tagliando molti riferimenti a usi, costumi e tradizioni giapponesi nei dialoghi. La Granata da parte sua non ha certo migliorato le cose, con traduzioni a volte molto scadenti e rozze, che peggiorano notevolmente nei volumi 11 e 12, gli ultimi due pubblicati causa la chiusura per fallimento.
Ogni volume contiene 4 episodi (eccetto l'ultimo), con un numero di pagine di manga che varia dalle 80 alle 90 circa.
La stampa è ben definita, mentre l'inchiostratura è un po' scadente (tende a sporcare le mani e le altre pagine), la rilegatura è discreta (sebbene un po' fragile).
Alla fine di ogni albo sono presenti degli articoli molto interessanti su Maison Ikkoku (ad esempio articoli che analizzano i personaggi di Yusaku e Kyoko, articoli sulla struttura di casa Ikkoku e sulla casa giapponese) e anche su tradizioni, costumi e feste giapponesi, di particolare importanza vista la loro presenza massiccia nel manga.
Molto meno interessante la rubrica Cuore di Manga, dove vengono pubblicati dei pensieri dei lettori (alcuni anche carini, però altri dedicati a serie come Creamy o Touch che non c'entrano niente).
Gli ultimi due numeri del manga sono stampati su carta molto scadente (porosa e scura) e addirittura l'ultimo contiene solo 3 episodi.

Lieto fine.
Finalmente La casa editrice Star Comics ha ridistribuito la serie manga di Maison Ikkoku in Italia con uscite mensili sulla testata NEVERLAND con inizio nel novembre 1998 questa volta assolutamente senza tagli e fedelissima alla produzione originale di Rumiko Takahashi (compreso il fatto che, come in giappone, il vero manga si legge... al rovescio!), come ci assicura Andrea Pietroni nell'albo n. 13 (novembre 1999) nell'angolo dedicato alla posta dei lettori.
La raccolta che comprende 27 albi è terminata nel mese di gennaio 2001.
[...]"


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Skysinger
view post Posted on 24/10/2006, 10:19




Sembra carino, non ho mai visto nemmeno un episodio :unsure: e credo che sia uno dei pochi manga di Rumiko Takahashi che non ho mai letto.
 
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deborah mayfair
view post Posted on 24/10/2006, 11:16




Non è carino, è STUPENDO!!!!Io ho visto prima l'anime (che scempio però che hanno fatto tra doppiatori e cambi di emittente) e poi ho comprato tutti i numeri del manga della Star Comics. E' il più bel manga della Takahashi, altro che Ranma. :)
 
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arihagne
view post Posted on 24/10/2006, 17:44




CITAZIONE (deborah mayfair @ 24/10/2006, 12:16)
Non è carino, è STUPENDO!!!!Io ho visto prima l'anime (che scempio però che hanno fatto tra doppiatori e cambi di emittente) e poi ho comprato tutti i numeri del manga della Star Comics. E' il più bel manga della Takahashi, altro che Ranma. :)

Straquoto... :)
Ranma mi piace moltissimo, e anche Lamù, sicuramente... ma questo ha tocchi di classe in più : la magia che lo pervade, del tempo che passa, inesorabile... con Kyoko che sogna il cambiamento,sempre rimandato dalle circostanze... meditativo, direi... e la sua comicità è lieve, mai estrema, o volgare... è innestata nella trama con un'armonia perfetta. ^^

 
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Skysinger
view post Posted on 24/10/2006, 21:04




CITAZIONE (arihagne @ 24/10/2006, 18:44)
CITAZIONE (deborah mayfair @ 24/10/2006, 12:16)
Non è carino, è STUPENDO!!!!Io ho visto prima l'anime (che scempio però che hanno fatto tra doppiatori e cambi di emittente) e poi ho comprato tutti i numeri del manga della Star Comics. E' il più bel manga della Takahashi, altro che Ranma. :)

Straquoto... :)
Ranma mi piace moltissimo, e anche Lamù, sicuramente... ma questo ha tocchi di classe in più : la magia che lo pervade, del tempo che passa, inesorabile... con Kyoko che sogna il cambiamento,sempre rimandato dalle circostanze... meditativo, direi... e la sua comicità è lieve, mai estrema, o volgare... è innestata nella trama con un'armonia perfetta. ^^

Se mi dite così devo assolutamente vederlo! :)
 
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4 replies since 24/10/2006, 01:00   236 views
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