Babel, Alejandro González Iñárritu

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ilaria cole
view post Posted on 3/11/2006, 14:17 by: ilaria cole




L'ho visto e l'ho trovato veramente bello. Non suscita sentimenti negativi, prende semplicemente atto delle difficoltà di comunicazione esistenti, non solo perché si parlano lingue diverse, ma perché si vive costantemente nell'equivoco e nel fraintendimento.
Il non parlare la stessa lingua sembra l'ostacolo più insormontabile, ma non è così. Infatti Richard trova aiuto e disponibilità proprio nel villaggio marocchino, mentre non ha un minimo di comprensione dai compagni di viaggio.
Il compito più difficile sembra quello di Amelia, che deve spiegare ai poliziotti la sua situazione e quella dei bambini in mezzo al deserto. Parlano la stessa lingua, ma sembra impossibile capirsi.
L'altra ambientazione è quella di Tokio, diametralmente opposta al deserto della California per tutti, ma non per Cieko, ragazzina sordomuta che comunica col mondo esterno col linguaggio dei segni e con bigliettini.
La discoteca, luogo affollatissimo e pieno di giovani che si divertono, per Cieko, che non sente nulla, non deve essere molto diverso dal deserto in cui Amelia e i bambini si aggirano in cerca di aiuto.

Baci baci

:woot: Ilaria Cole :woot:

 
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20 replies since 15/10/2006, 16:49   1958 views
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