Babel, Alejandro González Iñárritu

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MetalAngel
view post Posted on 15/10/2006, 16:49




Babel



tratto da http://filmup.leonardo.it/


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TRAILER

Titolo originale: Babel
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 135'
Regia: Alejandro González Iñárritu

Per vedere il TRAILER cliccate QUI

Cast: Cate Blanchett, Brad Pitt, Gael García Bernal, Mahima Chaudhry, Mahima Chaudhry, Kôji Yakusho, Shilpa Shetty, Lynsey Beauchamp
Produzione: Anonymous Content, Dune Films
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Cannes 2006
27 Ottobre 2006(cinema)

Trama:
Il film é diviso in tre storie; durante un viaggio organizzato in Marocco, una donna che si trova in vacanza col marito viene ferita da un colpo di fucile sparato per sbaglio da due ragazzi. La coppia ha affidato i propri figli ad una tata messicana a San Diego, ma la donna non può assolutamente mancare al matrimonio del figlio. Nel contempo un ragazza giapponese sordomuta, vive la sua adolescenza con i disagi del suo handicap.


tratto da http://www.mymovies.it/

La violenza che ferisce il corpo e l'anima, la rabbia e la vendetta sono di nuovo al centro dell'opera del messicano Alejandro Gonzales Inarritu (Amores Perros, 21 grammi). L'arrivo di un fucile in una famiglia di pastori dell'altopiano marocchino è la scintilla che innesca una serie di drammatici eventi in una torre di Babele che riunisce Stati Uniti, Messico, Giappone e Marocco. Durante il pascolo, i due fratellini giocano a provare la gittata dell'arma sparando in direzione di un pullman di turisti americani.
Un proiettile colpisce una donna (Cate Blanchett) in viaggio con il marito (Brad Pitt). Contemporaneamente, ma non in ordine cronologico, negli States due bambini si addormentano accuditi dalla governante messicana. E in Giappone una ragazza sordomuta perde una partita di pallavolo per un "out" non visto dall'arbitro. Da qui un intreccio di storie su più livelli: geografico, temporale e linguistico (quattro lingue nazionali più quella dei gesti, per i non-udenti). Il ritratto di un'umanità ignorante, che non riesce a comunicare e, soprattutto, che non riesce ad agire. Un film corposo, lungo, avvolgente, pieno. Che emoziona e coinvolge lo spettatore, seppure con qualche concessione di troppo alla retorica nel finale. Uno stile barocco e personale, quello di Inarritu che talvolta può apparire artificioso, ma che non lascia mai indifferenti


Edited by MetalAngel - 11/6/2009, 11:26
 
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deborah mayfair
view post Posted on 27/10/2006, 09:25




Esce stasera il nuovo film di Inarritu, già regista di Amores Perros e 21 Grammi. Andrò sicuramente a vederlo, mi attira molto, inoltre chi ha realizzato il trailer è stato davvero bravo perchè ha saputo renderlo molto accattivante.
 
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MetalAngel
view post Posted on 27/10/2006, 11:31




Ah è vero! Non mi ricordavo che la data di uscita prevista è oggi... Bene vorrei proprio vederlo!
 
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arihagne
view post Posted on 27/10/2006, 16:13




Anche io ne sono fortemente attratta... :)
Questa recensione poi... mi ha dato la conferma : è da vedere...
 
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Skysinger
view post Posted on 28/10/2006, 12:46




Ho appena visto il trailer, solo da quello la difficoltà di comunicazione mi metteva in ansia, per questo mi è sembrato molto bello e realizzato bene. Vedremo... :)
 
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MetalAngel
view post Posted on 28/10/2006, 13:12




CITAZIONE (Skysinger @ 28/10/2006, 13:46)
Ho appena visto il trailer, solo da quello la difficoltà di comunicazione mi metteva in ansia, per questo mi è sembrato molto bello e realizzato bene. Vedremo... :)

Bene questa è una cosa positiva, significa che il regista è riuscito nel suo intento :)
 
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BlackEndless
view post Posted on 30/10/2006, 19:43




qui purtroppo non è ancora uscito.

spero che almeno mercoledì in qualche sala ci sia, ho visto sia 21 grammi che amores perros, due film strepitosi.

Amo lo stile di Inarritu, e attendevo da molto l'uscita di Babel
 
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deborah mayfair
view post Posted on 30/10/2006, 19:55




Tre storie diverse che si intrecciano tra loro, tre paesi diversi: Giappone, Marocco, Messico (ed in parte Stati Uniti).
Un avvenimento insignificante, un turista giapponese che regala un fucile alla sua guida marocchina come segno di ringraziamento e di amicizia e che poi quest'ultimo venderà ad una famiglia di pastori marocchini per uccidere gli sciacalli che infestano il bestiame scatena una serie di eventi improvvisi. Due ragazzini, i figli del pastore marocchino, vogliono provare la gittata del fucile e sparano per sbaglio ad una turista americana. Tre culture diverse raccontate con grande sensibilità e senza mai cadere nei luoghi comuni e nei clichè: la dignità della famiglia di pastori marocchini, la gioia e l'allegria del popolo messicano che celebra un matrimonio, il mondo di un'adolescente giapponese sordomuta nella lucente ed immensa Tokyo, fatto di uscite con le amiche, partite di pallavolo, ma anche di momenti tristi in cui nessuno sembra volerla comprendere veramente. Guardando il film ti viene voglia di andare in ognuno di quei paesi, immergerti nella cultura di chi vi abita, imparare la loro lingua. L'incomprensione, in queste persone, è solo inziale: la donna americana (Cate Blanchett), dopo un primo momento di panico da parte del marito (Brad Pitt) che non riesce a farsi capire, verrà aiutata dagli abitanti di un villaggio che la cureranno e la ospiteranno, mentre saranno proprio gli altri turisti americani ad andarsene col pullmann e a non aspettare la coppia. Emblematico in questo senso è l'abbraccio tra il personaggio interpretato da Brad Pitt e la guida marocchina che l'ha ospitato nella sua casa e lo sguardo di amicizia e riconoscenza che si scambiano prima di lasciarsi. L'amore della governante messicana (Adriana Barraza) per i bambini che accudisce fin dalla nascita (i figli della coppia di americani)e la sua preoccupazione ed il suo dolore quando, in seguito ad una serie di avvenimenti, li perde nel deserto; la stupidità dei poliziotti che pensano che lei li abbia rapiti e non le lasciano nemmeno spiegare la situazione. La ragazza giappponese che, dopo aver capito di stare sbagliando col suo comportamento (ma alla fine cerca solo un pò d'amore)riuscirà a riconciliarsi col padre.
Inarritu è riuscito a dosare molto bene le tre storie, in un film dal crescendo drammatico che non annoia mai e tiene incollati alla poltrona. Forse c'è un pò di retorica nel finale dell'episodio della ragazza giapponese, ma un film è fatto anche di questo. Un'altra cosa che ho notato è anche l'ostacolo che può rappresentare la burocrazia: lenta ed ottusa, rischierà di far perdere la vita alla turista americana.
Il cast è straordinario, tutti quanti: Brad Pitt invecchiato e in un ruolo che mette in evidenza le sue capacità recitative, Cate Blanchett appare poco ma è bravissima come sempre, straordinaria Adriana Barraza, la governante dei due bambini, molto bravo anche Gael Garcia Bernal. La colonna sonora accompagna alla perfezione i momenti toccanti del film ed è di Gustavo Santaolalla, che già aveva composto le musiche per Amores Perros e 21 Grammi, ma anche per Brokeback Mountain ed altri film.
La bimba, figlia degli americani, è la sorellina di Dakota Fanning e ci sono anche delle comparsate di Michael Pena e Clifton Collins Jr.



Edited by deborah mayfair - 3/11/2006, 18:12
 
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ilaria cole
view post Posted on 3/11/2006, 14:17




L'ho visto e l'ho trovato veramente bello. Non suscita sentimenti negativi, prende semplicemente atto delle difficoltà di comunicazione esistenti, non solo perché si parlano lingue diverse, ma perché si vive costantemente nell'equivoco e nel fraintendimento.
Il non parlare la stessa lingua sembra l'ostacolo più insormontabile, ma non è così. Infatti Richard trova aiuto e disponibilità proprio nel villaggio marocchino, mentre non ha un minimo di comprensione dai compagni di viaggio.
Il compito più difficile sembra quello di Amelia, che deve spiegare ai poliziotti la sua situazione e quella dei bambini in mezzo al deserto. Parlano la stessa lingua, ma sembra impossibile capirsi.
L'altra ambientazione è quella di Tokio, diametralmente opposta al deserto della California per tutti, ma non per Cieko, ragazzina sordomuta che comunica col mondo esterno col linguaggio dei segni e con bigliettini.
La discoteca, luogo affollatissimo e pieno di giovani che si divertono, per Cieko, che non sente nulla, non deve essere molto diverso dal deserto in cui Amelia e i bambini si aggirano in cerca di aiuto.

Baci baci

:woot: Ilaria Cole :woot:

 
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MetalAngel
view post Posted on 3/11/2006, 15:22




Sì il fenomento del linguaggio è un argomento molto interessante, sembra che una predisposizione ad acquisire una comprensione di morfemi e fonemi sia innata. Praticamente i neonati sarebbero predisposti fin dalla nascita ad utilizzare il linguaggio come mezzo per conoscere il mondo indipendentemente dal tipo di cultura alla quale appartengono i genitori. Questo sarebbe giustificato dal fatto che bambini con deficit nelle aree di comunicazione e linguaggio incorrono in problemi non sempre risolvibili nella vita quotidiana.

Stasera vado a vederlo, spero che il film esplori adeguatamente l'argomento (se non sbaglio la ragazza giapponese è audiolesa e gli altri protagonisti parlano lingue diverse).

Edited by MetalAngel - 3/11/2006, 16:26
 
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deborah mayfair
view post Posted on 3/11/2006, 18:04




CITAZIONE (MetalAngel @ 3/11/2006, 15:22)
Stasera vado a vederlo, spero che il film esplori adeguatamente l'argomento (se non sbaglio la ragazza giapponese è audiolesa e gli altri protagonisti parlano lingue diverse).

Non è che l'unico argomento del film sia il linguaggio, ha più chiavi di lettura, non vorrei poi tu rimanessi delusa. :)
 
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MetalAngel
view post Posted on 3/11/2006, 18:05




CITAZIONE (deborah mayfair @ 3/11/2006, 18:04)
CITAZIONE (MetalAngel @ 3/11/2006, 15:22)
Stasera vado a vederlo, spero che il film esplori adeguatamente l'argomento (se non sbaglio la ragazza giapponese è audiolesa e gli altri protagonisti parlano lingue diverse).

Non è che l'unico argomento del film sia il linguaggio, ha più chiavi di lettura, non vorrei poi tu rimanessi delusa. :)

Sì non ti preoccupare, lo so :)
 
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BlackEndless
view post Posted on 3/11/2006, 18:17




finalmente è arrivato anche qui :D

domani potrò andare a vederlo... eheheh che bello
poi vi farò sapere ^_^
 
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MetalAngel
view post Posted on 4/11/2006, 10:29




Visto ieri sera!

Mi è piaciuto moltissimo, non saprei neanche che cosa aggiundere al commento di debbie che ha espresso alla perfezione le impressioni che questo film mi ha trasmesso.
 
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BlackEndless
view post Posted on 4/11/2006, 20:44




Lo stile e la bravura di Inarritu sono inconfondibili.Film tosto, duro, emozionante.. un regista che con quest' ultima opera non può che confermare la maestria nel dirigere film da una carica emotiva travolgente.
Per quanto riguarda la storia non ho niente da aggiungere dagli altri commenti presenti nel topic..
musiche che si calzano perfettamente con sceneggiatura e scenografia.
 
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20 replies since 15/10/2006, 16:49   1958 views
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