Questo film non delude le aspettative.
Ho apprezzato il fatto che Eastwood affronti il tema della morte e dell'aldilā con una certa cautela, senza gettre in faccia allo spettatore delle certezze preconfezionate e senza proporre in modo troppo esplicito la propria opinione sul tema.
Come sempre ha lavorato molto bene nella scelta e nel coordinamento degli attori, tra le cui prove spicca quella di Matt Damon.
Merita di essere apprezzata anche la sequenza iniziale dello tsunami, che risulta molto incisiva senza scadere nello spettacolarismo becero da film catastrofico.
Ho sentito pareri negativi sul finale, giudicato troppo banale, ma non sono del tutto d'accordo visto che comunque
le vicende dei protagonisti rimangono sospese ed irrisolte, e non si sa quale debbano essere gli sviluppi dell'incontro tra il sensitivo e la giornalista
.
Non lo considero il capolavoro di Eastwood (che per me č e rimane Gli spietati) ma sicuramente merita di essere visto, specie in un periodo in cui i buoni film escono con il contagocce.
