CameraObscura |
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REGIA Marc Forster SCENEGGIATURA David Benioff DISTRIBUZIONE 20th Century Fox
PROTAGONISTI Ewan McGregor Naomi Watts Ryan Gosling Elizabeth Reaser Janeane Garofalo Bob Hoskins Kate Burton B.D. Wong
TRAMA: Sam Foster è psichiatra in una prestigiosa università americana. Quando un suo giovane paziente, Henry Letham, gli confida il suo desiderio di suicidarsi entro tre giorni, Sam lo sottopone a una terapia durante la quale il ragazzo comincia a fare orribili premonizioni. Le profezie ben presto si avverano e per il dottore inizia una disperata corsa contro il tempo per salvare il ragazzo, se stesso e le persone a lui più care...
Cosa è reale e cosa non lo è? Quello che ci accade è vero o è tutto frutto della nostra immaginazione? Queste sono, in sostanza, le domande che nascono dalla visione di Stay – Nel labirinto della mente. Il film intriga, ammalia, irretisce, stravolge e confonde, finendo per provocare nello spettatore un vero e proprio senso di straniamento. Il regista Marc Forster (Monster's Ball – L'ombra della vita, Neverland – Un sogno per la vita) si diverte a mescolare le carte in tavola e lo fa magnificamente. L'atmosfera della pellicola è surreale, onirica, coadiuvata da una regia avvolgente, da un montaggio che predilige i raccordi e i cambi di sequenza sbagliati e da una sceneggiatura curata nei minimi particolari. Una pellicola che fa della stranezza il suo punto forte. Tutto è volutamente distorto. Tutto è aggrovigliato e tremendamente complicato. Il cast è efficace: su tutti il protagonista, un emaciato e spettrale Ryan Goslin (The believer); ma anche Ewan McGregor, lo psichiatra psicanalizzato, eccentrico già nel vestiario, ci offre una buona caratterizzazione; Naomi Watts è dolce e delicata nella parte della convivente dello strizzacervelli scampata al suicidio e Bob Hoskins, nonostante appaia in poche scene, ci regala una discreta performance nel ruolo dell'anziano psichiatra, amico del personaggio interpretato da McGregor. Insomma, Stay - Nel labirinto della mente gioca con la mente dello spettatore e la guida dove vuole. Non esiste un'interpretazione universale per questa pellicola: ognuno la interpreta a modo suo. E non c'è nulla da capire, se non che la mente, a volte, ci inganna. Niente è come appare.
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