Time, Kim Ki-Duk

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deborah mayfair
view post Posted on 4/9/2006, 11:55




trama presa da http://www.capital.it


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Time
Anno: 2006
Nazione: Giappone / Corea del Sud
Distribuzione: Mikado
Durata: 97'
Data uscita in Italia: 25 agosto 2006
Genere: drammatico
Regia: Ki-duk Kim
Sceneggiatura: Ki-duk Kim
Fotografia: Sung Jong-moo
Musiche: Noh Hyung-woo
Montaggio: Ki-duk Kim
Cast:
Jung-woo Ha
Hyeon-a Seong

TRAMA
Seh-hee e Ji-woo stanno insieme da due anni e sono molto innamorati. Ma a causa del del tempo che passa, Seh-hee comincia a temere che Ji-woo si possa stancare di lei, diventando molto gelosa. Un giorno, proprio come temeva, Ji-woo non riesce a fare l'amore con lei. Solo quando Seh-hee gli propone di immaginare un'altra donna, Ji-woo ci riesce. Il giorno seguente, Seh-hee sparisce. Mentre Ji-woo soffre per la scomparsa di Seh-hee, lei in segreto si reca da un chirurgo plastico. Nonostante il dottore tenti di dissuaderla, dicendole che è bella così com'è, Seh-hee cambia completamente la sua immagine.

Un altro film di Kim Ki-Duk che mi è piaciuto moltissimo. Diversamente dal solito (basti pensare a Ferro3), si tratta di un film pieno zeppo di dialoghi, che ci dimostra fino a che punto siamo disposti a spingerci pur di piacere ancora alla persona amata e fermare il tempo che passa che può contribuire a generare monotonia in un rapporto. All'inzio del film si vedono immagini cruente di un'operazione di chirurgia plastica, ma intento del regista non è realizzare un film di denuncia contro questa pratica (anche se in Corea del Sud è molto diffusa), ma piuttosto mostrarci come anche questo possa essere un modo (piuttosto drastico), non solo per non far stancare il proprio partner, ma anche per sfuggire ai nostri problemi e cambiare vita, cambiando (letteralmente) faccia, diventando irriconoscibili, cancellando il nostro passato come se non fosse mai esistito. Ovviamente non è questa la soluzione e i personaggi non riusciranno comunque ad essere felici.

SPOILER

La figura del dottore simboleggia proprio questo concetto: a Ji-Woo che si rivolge disperato a lui chiedendogli aiuto, non sa fare altro che consigliargli una plastica facciale, a Seh-hee (che già alla prima operazione aveva solo blandamente tentato di dissuadere) che vede disperata e con le mani sanguinanti, riesce solamente a dire "Mi sembri un pò stanca".
Il finale è un pochino enigmatico, ma credo voglia indicare come tutta la vicenda sia un circolo vizioso che si ripete all'infinito, non solo dal punto di vista di Seh-hee (quindi la sua vicenda individuale che ricomincia da capo, con un'altra operazione al volto, ma che comunque non risolverà nulla), ma anche universale, indicando questa donna come il simbolo di tutte quelle persone che sono disposte a soluzioni drastiche pur di non confrontarsi con i loro problemi, ma che alla fine non riescono mai a raggiungere la felicità. Per quanto riguarda il livello di tensione presente nella parte finale del film, a me ha ricordato molto La Samaritana (stessa atmosfera di attesa, non sai cosa sta per capitare, come si comporteranno i personaggi e come finirà la vicenda fino all'ultimo istante).





Edited by deborah mayfair - 4/9/2006, 13:31
 
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