Midnight |
|
| Dimenticatevi il carcere come luogo di riscatto umano, ribellione all'ingiustizia e fratellanza virile che avete visto in capolavori come Il miglio palloso e Le ali della melassa. Qui si va pericolosamente vicini alla rappresentazione di un vero carcere, con veri delinquenti (violenti, traditori o nella migliore delle ipotesi mezzi scemi). Il regista non ci mostra una versione edulcorata di queste persone, ma pur mostrandoli per quello che sono ci obbliga a riconoscere la loro umanità. Parallelamente riesce comunque a mantenere per tutto il film un livello di tensione decisamente alto. Il finale è amarissimo: -Chi lotta secondo le sue convinzioni (giuste o anche molto sbagliate) e non accetta compromessi ipocriti, come il protagonista, sua moglie ma anche il cattivissimo capo delle guardie, muore. -Chi persegue i propri interessi ma lo fa comunque in base ad un suo personale senso dell'onore, come Malamadre e il suo vice, ne esce ridotto malissimo. -Chi si vende a miglior offerente o si barcamena cercando di non scontentare nessuno, come Apache e i negoziatori del governo, vive e prospera. Un gran bel film (che se due più due fa quattro durerà pochissimo nelle sale), non perdetevelo.
|
| |