Un film interessante, che conferma la buona salute (e la conquistata indipendenza dal solito vecchio Almodovar) del cinema spagnolo.
L'analogia tra i cristiani (QUEI cristani eh, mica quelli belli di adesso
) e i nazisti è smaccata, in alcuni punti sfiora la caricatura ma risulta comunque molto efficace perchè ci presenta la nascita di una nuova religione in termini meno agiografici e più realistici del solito.
Anche l'aspetto sociologico emerge piuttosto bene: ad un'elite illuminata ma irresponsabile e chiusa in se stessa finisce sempre per contrapporsi qualcuno che, nutrendo le persone più povere e più ignoranti con un mix di misticismo e odio, le trasforma in un'arma per raggiungere il potere.
Il regista non risparmia un colpo di rimbalzo all'attualità: l'immagine dei cristiani che abbattono la statua di Serapide è uguale a quella, vista in tutti i tg, dell'abbattimento del momumento a Saddam Hussein.
Mi risulta strano che non siano scoppiati i consueti casini. Evidentemente gli uomini in sottana, che non sono proprio al top della popolarità, hanno scelto tacere per non pubblicizzare il film, ma mi aspettavo che qualcuno tuonasse dai banchi del parlamento... Bah, in ogni caso prevedo che questo film sparirà dalle sale dopo un paio di settmane.
