Kill Bill - Vol.1, 2003, di Quentin Tarantino

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Naerior
view post Posted on 8/9/2006, 16:07 by: Naerior




QUOTE
Pareri Personali: Un film splendido e unico, per molti motivi.
Prima di tutto, la regia è semplicemente fenomenale. Tarantino si riconferma uno dei più grandi talenti dietro la macchina da presa che il cinema abbia mai conosciuto. Le tecniche cinematografiche sono per lui strumenti tanto semplici da usare da essere divenute un naturale mezzo di comunicazione.
Abbiamo una regia che molti hanno definito "puro citazionismo". In effetti, è vero che Kill Bill vol.I contiene più citazioni di un enciclopedia cinematografica, tra la tutina dell'ultimo film di Buce Lee e una musica tratta da un film del maestro Kitano, ma non bisogna lasciarsi traviare da questo e rischiare di non vedere tutti gli aspetti di questa regia.
Soprattutto non bisogna mancare di notare che Quentin gestisce magistralmente gli stereotipi dei generi cinematografici. Questo film contiene elementi praticamente di tutti i generi. Cos'è esattamente? Un western? Un film di arti marziali? Un picchiaduro? Un film sul Giappone? Un film country? Un manga? E' tutto questo.
Forse uno dei temi più sottovalutati del film è appunto lo stesso cinema.
Sì, kill bill parla di cinema, attraverso il citazionismo, attraverso i generi mescolati tra loro, ma anche attraverso semplici tecniche di regia, tipo sollevare la macchina da presa passando sopra i muri e rivelando che in realtà si è su un set. (trucco utilizzato almeno due volte), o tipo il genialissimo punto in cui uno schizzo di sangue colpisce il vetro della macchina da presa, o anche solo l'uso del bianco e nero, o della scenografia con le ombre.
Ma la regia di Tarantino non si ferma qua. La musica è uno degli elementi forse più importanti di tutto il film.
Abbiamo un uso della musica comune solo a pochissimi altri registi. Non sono in molti a servirsene per esprimere lo stato d'animo dei personaggi. Ora come ora, mi viene in mente Sergio Leone.
E quindi abbiamo i flashback di Black Mamba con il tema della vendetta, l'ossessiva sirena che accompagna rapidi movimenti in carrello della macchina da presa.
E ci sarebbe ancora tantissimo da dire su questa regia (musica intra ed extra diegetica, l'uso dei colori, l'attenzione quasi ossessiva ai particolari).
Vorrei però anche attirare l'attenzione su un altro aspetto di questo film.
Il tema di fondo, che molti spesso negano che esista.
A mio umile parere, il tema di fondo di questo film non è la banale vendetta, semplice pretesto, bensì il rapporto tra sesso e violenza.
Ci sono film in cui la violenza è gratuita e film in cui la violenza è asservita alla trama. Questo film supera entrambi, qui la violenza è lo scopo, è l'oggetto del discorso.
Violenza sempre fortissimamente legata al sesso.
Perché Bill fa pestare Black Mamba? Perché le spara il proiettile in testa? Lui dice che non è sadismo, lui dice che il suo è masochismo.
Non solo, l'infermiere Buck che dietro pagamento offre prestazioni sessuali con i pazienti comatosi dell'ospedale, la katana chiarissimo simbolo dell'organo sessuale maschile (ricordate Gogo-Yubari che pianta la katanina nello stomaco al ragazzo e dice "Mi vuoi ancora penetrare? O sono io che ho penetrato te?) e non dimentichiamoci nemmeno che Uma Thurman dopo il coma è rimasta sterile...
Ed è anche molto interessante notare come in questo film ci siano solamente donne che combattono tra di loro, per uomini o a causa di uomini.
Eppure penso che non sia ancora tutto. Probabilmente la visione del secondo capitolo aprirà nuove visioni anche per il primo, nuovi punti di vista, nuove interpretazioni. Intanto, Kill Bill vol.I è già storia del cinema.

Cheers,
naerior
 
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20 replies since 12/7/2006, 15:03   734 views
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