mariposalibre |
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| Ma... a me A History of Violence non è piaciuto. Anzi, ho trovato la violenza ingiustificata perchè un conto è dare un pugno in faccia a qualcuno, un altro è fargli rientrare il naso, come avviene in una scena. Un film che tratta di violenza 99 su cento è violento ma non ho trovato comunque il motivo di esasperare alquanto la violenza. Il protagonista Viggo Mortensen mi è sembrato una specie di " Rambo" in borghese, che riesce pure ad uccidere le allenatissime guardie del corpo del fratello. Non mi è piaciuta neanche la recitazione dell' attore: sempre col solito sguardo, frustrato, cui gli accade una situazione anormale come uccidere dei criminali in un bar e non prende in pugno la situazione ( anche perchè ricordare il passato significava tornare alla sua vecchia identità ) ma aspetta, aspetta, sperando che i malviventi che erano arrivati se ne vadano dalla mattina alla sera, e qui mi sono posta una domanda: ma se hai riconosciuto i malviventi e hai fatto parte della loro organizzazione, come puoi sperare che se ne vadano? E' chiaro che resteranno a minacciarti e a tormentarti finchè non hanno raggiunto il loro scopo, altrimenti non si chiamerebbero " criminali". Daltronde, il protagonista aveva un' altra possibile scelta: la fuga, ma altrimenti il film non si sarebbe chiamato A History of Violence.
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