Midnight |
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| Guardando questo film si ha l'impressione di assistere alla nascita di un classico. Probabilmente tra 20, 30 anni sarà considerato una pietra miliare del cinema, e coloro che lo hanno realizzato saranno considerati dei maestri indiscussi.
La sceneggiatura è intricata ma comprensibile, non permette di distogliere l'attenzione neppure per un attimo ma non annoia e non confonde mai.
Alcune scene, come la lotta a gravità zero nell'albergo, probabilmente diventeranno un esempio da seguire proprio come alcune scene di Matrix, che è stato giustamente citato.
Tra l'altro il paragone di per se è azzeccatissimo, guardando questi due film si può vedere come è cambiato in 15 anni il rapporto con la tecnologia e con i diversi piani di realtà a cui essa dà accesso.
Non si può non sottolineare la bravura di Di Caprio, che negli ultimi anni ha messo in fila una serie di interpretazioni magistrali. Spezzo una lancia anche per Watanabe e perfino per il suo doppiatore, ha una sua solennità che mi è sempre piaciuta anche se in effetti a volte è un po' macchiettistico.
Ci tengo a dire una cosa però: i temi di questo film, come di altri capolavori della fantascienza recente, sono stati embrionalmente anticipati da Nirvana di Gabriele Salvatores, un film che consiglio a tutti gli appassionati del genere.
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