Midnight |
|
| Uno dei film più belli degli ultimi mesi. Lo zio Clint tiene insieme la vicenda e mantiene alto il ritmo praticamente da solo, gli altri personaggi gli ruotano semplicemente attorno come satelliti. Il suo personaggio è rude, sgradevole e razzista, del tutto incapace di instaurare rapporti con altre persone, e giustamente il film lo mostra per quello che è evidenziandone subito i difetti e lasciandone emergere i pregi in modo realistico senza cadere nello stucchevole clichè del "vecchiaccio burbero che si redime". Il resto lo fanno il suo assoluto carisma (quell'uomo ha due facce: incazzato e prossimo ad incazzarsi) e una regia perfetta. Il finale è una citazione rovesciata di una situazione tipica dei film di Sergio Leone: Clint che affronta un numero eccessivo di avversari in duello. Proprio attraverso tale corrispondenza, anche a livello di inquadrature, lo spettatore è portato ad aspettarsi la resa dei conti finale... che ci sarà, ma in una versione del tutto diversa da quella tipica.
|
| |