Bastardi senza gloria - Inglorious Basterds, di Quentin Tarantino

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Moon Scythe
view post Posted on 6/10/2009, 17:33 by: Moon Scythe




L'ho visto anche io ieri sera al cinema. Che tra l'altro era strapienissimo ed i biglietti sono esauriti per tutti gli spettacoli della giornata in pochissime ore.
Devo dire la verità... mi aspettavo il solito film americano con delle "firme" alla Tarantino (o per essere più precisi, dell'ultimo Tarantino).
Sono andata al cinema senza aspettarmi granchè, considerando che Death Proof (il primo Grindhouse) non mi è piaciuto molto.
So che a molte persone è piaciuto ed altri lo hanno addirittura trovato esilarante, ma in realtà la gente cerca films con poco significato (o addirittura nullo), i riferimenti storici scocciano. Le metafore spesso non sono percepite. Films che siano captati in supeficie così come sono. Questo perchè in media le persone vanno al cinema o guardano films in generale per puro divertimento, è uno svago, e l'impegno per capire una pellicola è un di più che sono disposti raramente a valutare.
Grindhouse è un "divertissement". Come citato dal titolo stesso, la pellicola è stata girata come fosse un film di terz'ordine, senza pretese se non quella di riprendere i clichè di un classico film d'exploitation. Cito wikipedia: "spesso gli stessi film d'exploitation vengono chiamati "grindhouse". Le grind-house sono note per le maratone non-stop di B-movie, di solito con due film mostrati di seguito, della stessa serie. Molti di questi cinema cittadini ospitano degli spettacoli a carattere burlesco, con balli e altro materiale frivolo. [...] il fulcro dei film d'exploitation mostrati in questi cinema spesso include scene di sesso esplicite, violenza, trama bizzarra o addirittura perversa, e altri contenuti tabù."

Adesso veniamo a noi. Inglourious Basterds ha promesso bene sin dall'inizio. Ha cominciato a farmi "terrore" quando, presentando un personaggio, la scena si blocca, e compare a mo' di timbro sovraimpresso sullo schermo il nome del personaggio in caratteri cubitali giallo e nero. Il primo pensiero è stato "oddio ci risiamo, ecco che comincia ad essere pacchiano". Ed evidentemente è stato anche il pensiero del resto del cinema, dal momento che la sala è scoppiata in una risata collettiva e in applausi, che altro non sono stati se un non-verbale "okay, ora comincia il divertimento che aspettavo di vedere" all'unisono.
Invece no. Il film continua per la sua strada, senza però mancare di riferimenti stilistici che rimandano inevitabilmente a Tarantino.
Qui non ci sono buoni. Colui che tecnicamente doveva essere il buono si tramuta in cattivo per distruggere il cattivo che già c'era. Ma si capisce che tutto sommato è sempre stato cattivo, perchè prova un piacere sadico ed esilarante nel distruggere il cattivo di stereotipo. (quante volte ho detto cattivo? XD)
La storia è divisa in capitoli, che presentano storie differenti e personaggi nuovi. Le diverse storie si intersecano per arrivare ad un fine comune. I personaggi non sono magnificamente caratterizzati secondo il mio punto di vista, però lo sono quasi tutti in egual modo.
I dialoghi sono lunghi, lenti ed a volte addirittura esasperati, e concludono esplodendo in azioni improvvise ed impreviste che chiudono la scena. Sembra quasi che tutte le scene movimentate siano a tempo di film mentre quelle parlate siano in tempo reale.

CITAZIONE (AkiraEffect @ 4/10/2009, 12:17)
In ogni caso vorrei rivedermi il tutto in lingua originale perchè con il doppiaggio si è perso parecchio secondo me.
Comunque sia bellissimo, andatelo a vedere!

Secondo me (i non-cultori del cinema potrebbero trovarlo davvero superfluo) il film va visto assolutamente in lingua originale. L'intero film è un gioco altalenante sulla linga parlata. La differenza tra inglese francese e tedesco (e nella scena finale italiano) pesa molto sulla comprensione del film. E' l'elemento caratterizzante. la divisione in classi sociali nelle stesse classi sociali. Il tedesco, la lingua del nazista. Il francese, la lingua degli occupati, che però diventa gentile ed elegante quando parlato dal colonnello nazista Landa. L'inglese, la lingua neutra che poi diventa quella degli "affari".
L'intero film è basato sul linguaggio. Sulle differenze dei personaggi che vengono catalogati quasi con questo schema. E chi finge viene "punito", perchè viene smascherato dallo stesso linguaggio, non verbale o verbale che sia.
 
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