Amata Immortale, di Bernard Rose

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Skysinger
view post Posted on 8/8/2008, 11:40




Amata Immortale

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Titolo originale: Immortal Beloved
Anno: 1995
Genere: Musicale
Regia e Sceneggiatura: Bernard Rose
Cast: Gary Oldman, Jeroen Krabbe', Valeria Golino, Isabella Rossellini, Marco Hofschneider, Gerard Horan, Christopher Fulford, Alexandra Pigg, Luigi Diberti

Trama
"Morto a Vienna il 26 marzo 1827 Ludwig Van Beethoven, nella casa di questi il suo amico e amministratore Anton Schindler scopre, in una caterva di carte da musica, appunti e abbozzi, uno strano foglietto: "La mia musica e tutte le mie proprietà andranno ad un solo erede... la mia amata immortale" (ma senza il nome della destinataria). Respingendo le pretese ereditarie di Johann, uno dei fratelli di Ludwig, e di Therese, la moglie di questi, e sorpreso di non sapere nulla in merito dopo anni di amicizia e collaborazione, Schindler si mette alla ricerca della donna misteriosa."
Fonte

Recensioni
CITAZIONE
La Critica - Rassegna Stampa
"Al film non si può negare una bella qualità visiva, sostenuta dalle scene di Jiri Hlupy e dai bei costumi di Maurizio Millenotti. E convince soprattutto la personificazione di Gary Oldman, un attore della scena londinese passato attraverso il killer di JFK e il Dracula di Coppola, ammirevolmente preparato (ha studiato perfino la diteggiatura dei brani che finge di eseguire al pianoforte) è in grado di cancellare dalla sua interpretazione ogni sospetto di stereotipo. Abbiamo nominato Paul Muni e Volontè: è bene. Oldman si presenta come un plausibile epigone di quell'eletta schiera." (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 5 aprile 1995)
"Praga, prototipo cinematografico d'ogni sfumatura di Mitteleuropa, fa le veci di Vienna, Sir George Solti dirige la London Symphony Orchestra e la più ovvia colonna sonora che possiate immaginare, Gary Oldman impersona un Beethoven rockstar (come Farinelli) sempre più sordo, sempre più capriccioso. 'Amata immortale' vorrebbe, in qualche modo, ricalcare l'estetica ridondante (ma geniale) dei film musicali anni settanta di Ken Russell, da 'L'altra faccia dell'amore' (su Ciaicovsky) a 'La perdizione' (su Mahler). Ma c'è kitsch e kitsch. Qui il cattivo gusto, nonostante le gradevoli scenografie e i costumi d'epoca, lascia l'amaro in bocca. Più che alla gioia, un inno alla noia." (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 6 aprile 1995)
"Per gli amanti della buona musica, comunque, il film è una buona occasione di ascolto (tutte le composizioni, dirette da Sir Georg Solti, sono eseguite dalla London Symphony Orchestra) e i patiti dei film in costume vi troveranno tutto lo spazio necessario per le loro aspirazioni. Nonostante poi gli interpreti non facciano molto per dare ai personaggi le espressioni giuste. Come Beethoven c'è l'inglese Gary Oldman, somigliante solo in minima parte, eccezion fatta per certi celebri cipigli, il segretario è l'olandese Jeroen Krabbe, afflitto spesso da un visibile disagio, tra le donne consultate ci sono due attici italiane, Isabella Rossellini e Valeria Golino, entrambe però spesso imbarazzate dalle parrucche e dal trucco: nonostante vestano i costumi preziosi di Maurizio Millenotti." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 12 aprile 1995) Copyright © Cinematografo 2006.

 
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