Signs, di M. Night Shyamalan (2002)

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Minerva X
view post Posted on 14/5/2010, 15:07 by: Minerva X
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Fragilità, il tuo nome è donna.

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Un film che si è fatto attendere(ricordo la martellante pubblicità che abbiamo subito per mesi), creando in molti amanti del regista indiano una notevole aspettativa(visto anche il precedente successo de “Il sesto senso).
Peccato che poi questa lunga attesa non sia stata ripagata…mentre guardavo il film, ho cercato di trovarci qualcosa di buono, qualcosa di salvabile, ma niente, è un film insufficiente sotto tutti i punti di vista.
Prima di tutto c’è una scarsa originalità di base, se non quella di voler adoperare un fenomeno misterioso(e quindi che tende ad avere spiegazioni soprannaturali o mistiche) per indagare in realtà su un altro fenomeno soprannaturale, cioè la fede.
Secondo il protagonista(un pessimo Mel Gibson, una delle sue peggiori performance questa) credere agli alieni significa ritrovare la fede… un po’ forzata come idea, oltre che assurda.
Come dramma psicologico fa ridere, lo trovo più che banale, come thriller angosciante fa ridere ancora di più e l’aver mostrato gli alieni alla fine dopo che il film si era basato tutto sul non mostrare l’ignoto, la trovo una pecca molto ma molto grave.
Shymalayan ha fatto il solito minestrone, ma l’esperimento ti può andare bene una volta, alla seconda già puzza un po’ di stantio.

Voto: 4.5
 
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7 replies since 8/12/2007, 14:49   372 views
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