L'ho gradito, considerando anche che le aspettative non erano altissime. Si tratta comunque di un film decisamente votato all'intrattenimento, con qualche interessante citazione cinefila nella vicenda (Star Wars) e in singoli momenti (La finestra sul cortile, Taxi Driver).
Lo scontro finale con l'ex sfigatone che fa irruzione nel castello è molto simpatico, non c'è la minima tendenza al plausibile e il regista dà libero sfogo ad un'azione da fumetto/videogame che ho trovato molto pù godibile di certi scontri permeati da un realismo "di cartone". Una degna imitazione del finale di matrix con un po' di sangue in più.
A tale proposito si nota come quasi nessuno utilizzi armi normali: si passa dalle 45 con il caricatore esteso della Jolie a improbabili modifiche su pistole del 1600, per non parlare dei proiettili finemente incisi che voltano gli angoli.
La tematica sociale e filosofica
della fede piegata agli interessi di chi interpreta il volere della divinità
rimane decisamente sullo sfondo, costituendo soltanto una buona scusa per mostrarci
un Morgan Freeman in inediti vesti da cattivo, ruolo che aveva rivestito solo in Slevin se non erro
.
Il principale colpo di scena
oltre che copiato da Star Wars
è abbastanza telefonato ma fa il suo lavoro per spezzare un po' la dicotomia buono/cattivo.
Se riuscite a digerire la proporzione impiegato:killer=fesso:figo vi divertirete.
