| Pensavo di aver assistito a tutto nella mia vita, ma mi sbagliavo. In quasi trentun’anni di vita non avevo mai visto un film più insulso, banale e mal realizzato come questo. Premetto che non ho letto il libro di Manfredi(e non è detto che non lo faccia, la mia innata curiosità è stata ben più che stimolata), per cui mi baserà solo ed esclusivamente sulla realtà storica. L’idea che venisse tratto un film sulla figura di Romolo Augusto, l’ultimo imperatore romano e del quale si conosce ben poco, mi incuriosiva molto. Speravo in un approfondimento storico, una maggior chiarezza sulle dinamiche storico-filosofiche che caratterizzano sia questo personaggio che la realtà storica in cui ha “visto la luce”, ma purtroppo il film è ben lontano da tutto ciò. Mi sono trovata davanti un filmaccio di Serie B, che dalla storicità è passato a mostrare uno stile “fantasy-disneyano” che non c’entrava assolutamente nulla. Un film assolutamente ingenuo, pacchiano, ricchissimo di stereotipi e di clichè (la solita ragazza guerriera che nasconde la sua femminilità, il solito eroe senza macchia e senza paura, il solito saggio consigliere et similia) che si potevano benissimo evitare e, come se non bastasse, vi è presente un continuo e fastidioso uso di sarcasmo e ironia totalmente fuori luogo in una vicenda storica del genere. Aggiungiamoci una regia fredda, totalmente estranea e priva di qualsiasi coinvolgimento, dei combattimenti fin troppo scontati, una sceneggiatura assolutamente debole e superficiale, un finale frettoloso, un montaggio da filmino amatoriale e dei costumi e scenografie da sceneggiato televisivo. Un film modesto, inutile e soprattutto inaccettabile sotto il profilo storico. Mi è sembrato di vedere il figlio illegittimo di “Elisa di Rivombrosa”…ci mancava solo di vedere la Canalis che lucidava la spada.
Voto: 3.5
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