Seta- Silk, François Girard

Speriamo di no

Ah poi quest'estate ho letto il libro. Penso che andrò a vedere il film.

Visto ieri sera!
Premetto che ho letto il libro e, diversamente da quanto mi aspettavo, non mi ha lasciato molto: ben scritto, ma freddo. Il film ha gli stessi difetti, ma, se Baricco riusciva ad imbastire la sua narrazione in modo da non annoiare, con questo "Silk" avviene tutt'altro: la noia la fa da padrona, le scene si susseguono senza sussulti, senza emozioni, senza respiro.
Ha un buon inizio e un buon finale (parlo di pochi minuti), ma la maggior parte del girato è lento e non appassiona; gli attori, dal canto loro, non riescono in alcun modo a salvare la baracca: Pitt è completamente inespressivo, la Knightley è ridotta ad un campionario di mossettine che alla lunga (anzi, alla breve) stancano. Unica boccata d'aria -a parte gli ampi scenari mozzafiato-, Alfred Molina, vitale e sincero, che dona al suo Baldabiou il soffio vitale. Il resto -la passione, l'ossessione, i sentimenti, il pathos- langue.

Ho letto il breve libro di Baricco due anni fa e devo dire che mi era rimasto abbastanza indifferente. La cosa che mi era piaciuta era la descrizione dei magnifici scenari entro cui si sposta il protagonista: Francia, Europa dell'est, Russia, Cina e infine Giappone. Questo film invece mi è piaciuto, credo sia la prima volta che la trasposizione cinematografica mi piace più del libro da cui è stata tratta. Il regista ci regala atmosfere sospese di questi luoghi magnifici, la solitudine del viaggiatore si percepisce fin troppo bene e i suoi pensieri sono chiari. Purtroppo anche in questo film la Keira Knightley fa la sua bella figura da "pesce esiccato": la solita espressione tonta stampata sul viso rovina il personaggio della giovane moglie amata dal protagonista, al confronto è molto più espressiva l'attrice orientale che interpreta l'amante del capo tribù nipponico coi suoi lineamenti dolci e gli sguardi languidi.
Il film nella trama resta molto fedele al libro, i dialoghi sono gli stessi anche se non ricordavo il particolare del giardino, forse è stato inserito appositamente per riempire la sceneggaitura e credo che sia stata una scelta azzeccata.
Molto bella la scena finale che a mio parere ricalca lo stato d'animo che prova il protagonista del romanzo quando scopre la verità su sua moglie.