_Nicoletta |
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| messo sul mio forum il 25/11/2006, 10:04
Sinceramente terrorizzata ho rimandato la visione perchè il titolo comunque mi intrigava e mi respingeva,fino alla settimana scorsa...e meraviglia...non è affatto un film deprimente. La storia è vista a ritroso attraverso le parti narrate dai ragazzi vicini delle 5 sorelle Lisbon. Una storia di una rovina in tema col più tetro Thomas Hardy (Jude l'oscuro) ma alleggerita dalle storie di queste ragazze che si affacciano alla vita e ne sono affamate . Le protagoniste non hanno una personalità...sono sguardi...qualche dialogo...sono sempre in gruppo, contorno si staccano solo Lux e Cecilia...sono viste già mito dai loro vicini che raccolgono tutte le notizie a partire dal diario di Cecilia dal cui suicidio prende l'avvio la storia...bellissimi i dialoghi che commentano l'adolescenza dal punto di vista femminile...
"Abbiamo scoperto che le ragazze, loro sapevano tutto della vita, in modo naturale e a noi chiedevano solo di fare chiasso, per metterci in mostra" dice uno dei vicini
sono già una figura mitologica una specie di donna a 5 facce in cui però c'è lo smarrimento di aver voluto vivere troppo...troppo per i canoni degli anni '50 in America che le condananno tramite la madre a non avere più vita...ad essere recluse...queste bionde ragazze sempre sorridenti ed ubbidienti non possono vivere, di conseguenza il suicidio è l'unica scelta che decidono di fare per la loro vita.
ciaoo
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