Fleur Du Mal |
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| ottimo film davvero. mi permetto di postare una mia recensione fatta ai tempi della prima visione. Delicato, triste, angosciante, viscerale e fragile. Fragile come i suoi personaggi che inesorabilmente finiscono in pezzi. Inizia introducendo lo spettatore nel piccolo grande mondo di una casalinga abbandonata a giornate vuote di routine quotidiana e nella vita di suo figlio, che ruba regolarmente il televisore della madre per darlo in pegno e guadagnarci qualche soldo per la droga. Scorre leggera la trama, la donna passa le giornate davanti al televisore, seguendo in modo particolore uno show televisivo (la tipica americanata), il figlio vive altrove e passa i giorni a farsi di eroina in compagnia di un suo amico e della sua ragazza. Con lei è un amore tenero, delicato ma intenso; il regista riesce a comunicarlo grazie a sequenze di carezze e frasi sussurrate nel silenzio. Quel che si potrebbe definire poesia nell'immagine.Sara, la casalinga, riceve un giorno la telefonata della sua vita: una stazione televisiva la invita come ospite ad uno show. Lei ne rimane visibilmente entusiasta. Una telefonata che le sconvolgerà l'esistenza.Il film finisce per assumere sempre più tensione, il tema musicale del film, una melodia di violini incrociati, diventa sempre più incessante portandoti a tenere il fiato sospeso, in poche scene tutto diventa un enorme frullatore di terrorismo psicologico. E' una tragedia seguita da una tragedia seguita da una tragedia. Lo specchio si rompe senza rimedio, requiem for a dream. L'inno alla morte di un sogno.
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