Partendo dal presupposto che lo stile del film incontra perfettamente i miei gusti e che quindi era improbabile mi deludesse, a mio avviso, l'insieme di tutto ciò che lo compone, dalle musiche alla fotografia fino ad ogni singolo personaggio, sono stati studiati in modo da renderlo perfetto nel suo, probabilmente unico, genere. In pratica ho trovato questo film un gioellino davvero niente male!
Non ho letto il libro e non conosco il musical da cui è stato tratto (anche se, leggendo qualche articolo su internet, mi pare di aver capito che la trama di quest'ultimo sia esattamente la stessa) in ogni caso, all'inizio del film, è abbastanza chiaro che quasi tutti i personaggi da cui è stato tratto lo spunto iniziale fossero quelli del Barbiere di Siviglia: da un barbiere che usa il suo mestiere come copertura a una ragazza che vive segregata da un tutore (che la vorrebbe sposare) ed ama un giovane che vede passare sotto la sua finestra. Già questo presupposto, secondo me, lascia intendere che la storia voglia essere in partenza una favola gotica tratta da un'opera buffa ed in pratica il regista ci consegna da subito la chiave tragicomica con cui leggerne la morale.
In effetti ci sono molte cose che possono essere scontate:
quando si chiedono come far sparire il corpo di Pirelli è abbastanza ovvio dove metteranno i cadaveri e, da come la signora Lovett dice "Butta fuori la vecchia", è chiaro che non si tratta di una mendicante qualsiasi.
Secondo me però questi particolari più che voler essere un colpo di scena, servono a contribuire a delineare il modo di pensare del regista e dei personaggi.
Dal momento in cui Sweeney Todd cessa definitivamente di essere Benjamin Barker passa da vittima a carnefice e diventa chiaro che perderà l'opportunità di riscattarsi: si scatena su tutti e non più solo su chi gli ha fatto un torto, non guarda in faccia nessuno e, quando si trova davanti la moglie la uccide senza nemmeno guardarla. Certo da un lato perché dava per scontato che fosse morta ma dall'altro perché ormai diventa ovvio che ad un certo punto non importa chi siano le persone, ormai uccidere è più naturale che porsi domande. Per quanto riguarda Johanna, il finale, a mio avviso, è comunque quello migliore. Vista la trasformazione del padre probabilmente meglio per lei dimenticare il suo volto piuttosto che scoprire la verità: per una che ha vissuto con un pazzo per quindici anni, essere liberata per venire a sapere di avere un padre impazzito non sarebbe stato il massimo.
In generale tutti gli attori sono bravi anche come cantanti ed hanno delle voci adatte ai personaggi che interpretano, il duetto di Alan Rickman e Johnny Depp merita, anche se il giudice poteva avere una parte un po' più in evidenza, mentre "l'italiano", nella sua incredibile antipatia, è un personaggio interessante. In particolare devo dire che ho apprezzato moltissimo il bambino, in certi punti ha un'espressività vocale eccezionale.
Il film essendo molto particolare può piacere oppure no, personalmente l'ho trovato molto bello, penso che per chi ama sia Tim Burton che i musical sia sicuramente da vedere.