Syriana, di Stephen Gaghan (2006)

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AkiraEffect
view post Posted on 17/8/2007, 16:11 by: AkiraEffect




da www.mymovies.it

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Syriana

Un film di Stephen Gaghan. Con George Clooney, Matt Damon, Jeffrey Wright, Chris Cooper, William Hurt, Mazhar Munir, Tim Blake Nelson, Amanda Peet, Christopher Plummer, Alexander Siddig. Genere Thriller, colore 126 minuti. - Produzione USA 2006.

Al suo secondo lungometraggio, Stephen Gaghan (regista di Abandon e autore di Traffic, diretto da Steven Soderbergh) firma Syriana, un thriller politico incentrato sul rapporto tra terrorismo internazionale, politica estera americana e industrie petrolifere e basato sulle memorie di Robert Baer, ex agente della Cia impegnato nella lotta al terrorismo. Il film si apre con un attentato a Teheran, alternando, successivamente, la scena statunitense a quella mediorientale. Ben girato e ben diretto, Syriana ha il pregio - anche se inizialmente la presentazione dei personaggi e delle situazioni rischia di confondere lo spettatore - di trattare un tema quanto mai attuale, senza voler a tutti i costi sostenere una tesi o dare gia la propria versione dei fatti. Non esistono buoni o cattivi, non esistono vincitori o vinti, ma soltanto una condizione di perenne conflitto determinata da interessi economico-politici. Mentre la trama si dipana, sembrerebbe, nel pieno rispetto del genere - seguendo le vicende del protagonista, l'agente della CIA Bob Barnes (magnificamente interpretato da George Clooney, che conferma ancora una volta il proprio interesse verso un cinema socialmente impegnato), caduto improvvisamente in disgrazia e divenuto scomodo testimone - in realtà il film ne sovverte le regole. L'eroe solitario che lotta contro il sistema, non riuscirà a sconfiggerlo, ma ne sarà totalmente sopraffatto; diversamente, invece, dall'operazione "riuscita" dei due giovani kamikaze, che per necessita e disperazione, per guadagnarsi un posto in Paradiso e in nome della religione, decidono di sacrificare la loro stessa vita.


Stephen Gaghan, l'autore di Traffic, si riconferma un ottimo imbastitore di trame complesse e non lineari, la difficoltà nel seguire la pellicola sta nel superare l'impatto iniziale in cui ci viene presentata la galleria dei personaggi e le diverse linee narrative che pian piano convergono nel prosieguo della pellicola. Dopodichè il film fila via che è un piacere, le complesse dinamiche geopolitiche che stanno dietro al business del petrolio vengono presentante in modo piuttosto crudo e sebbene non esistano cattivi veri e propri o buoni completi si finisce per parteggiare per il giovane principe riformista. Sebbene anche le sue azioni non siano prive di conseguenze visto che la cessione dei diritti di sfruttamento ai cinesi da lui voluta porta al licenziamento degli operai pakistani e alla conseguente catena di eventi.

Bravi gli interpreti principali George Clooney, Matt Damon, Jeffrey Wright, Alexander Siddig, anche se la menzione speciale va ai due giovani interpreti degli operai pakistani, la spirale che li conduce a diventare kamikaze è esemplificativa di come fatti in superficie "inspiegabili" siano legati a dinamiche relativamente semplici. La vera protagonista rimane comunque la sceneggiatura, davvero ben fatta e oliata.
 
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