Un thriller d'azione davvero ben fatto. Non pretende chissā cosa ma la tensione resta altissima per tutta la durata.
Molto bella la scena in discoteca, ma Mann č davvero un maestro in queste cose (la scena della rapina in Heat, con la sparatoria in mezzo alla strada...).
D'altra parte ci sono anche cose che riportano l'azione "con i piedi per terra", cosa che apprezzo molto in genere.
Ad esempio Max, quando deve sparare alla porta a vetri, dimentica di togliere la sicura ed in seguito, pur essendo armato, non affronta Vincent ma continua a scappare ed accetta lo scontro solo quando non ha pių vie di fuga.
Tutte cose che qualunque persona normale farebbe in un contesto del genere, mentre troppo spesso nei film americani l'ultimo scemo del villaggio si trasforma in un Navy Seal appena mette le mani su un'arma.
Ho perfino apprezzato Tom Cruise in questo film, forse perchč impersona un soggetto detestabile e a me stava sulle balle giā prima
Jamie Foxx invece č un po' ingessato, ma d'altra parte non č lui il protagonista.
Una piccola nota alla recensione: non ho trovato nulla di tarantiniano nei dialoghi. Qui i personaggi parlano del loro ruolo nella vicenda, filosofeggiando ma rimanendo assolutamente aderenti alla vicenda che stanno vivendo. Se tarantino avesse girato un film simile avrebbero parlato di cazzate (i due killer di Pulp Fiction, mentre vanno ad ammazzare la genter, parlano di hamburger e i rapinatori delle Iene mentre progettano il colpo parlano di Madonna...).
In effetti se c'č uno che non ha nulla a che spartire con tarantino č Mann. Due visioni del crimine, della violenza e diel modo di rappresentarli del tutto opposto.
