Buongiorno, notte, di Marco Bellocchio (2003)

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morgana_black
view post Posted on 3/6/2007, 21:33




Buongiorno, notte

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Un film di Marco Bellocchio.

Con Maya Sansa, Luigi Lo Cascio, Pier Giorgio Bellocchio, Giovanni Calcagno, Paolo Briguglia, Roberto Herlitzka.

Genere Drammatico

colore

105 minuti

Produzione Italia 2003.


Liberamente tratto dalla biografia romanzata Il prigioniero (2003) dell'ex brigatista Anna Laura Braghetti e della giornalista Paola Tavella. Presidente della DC dal 1976, Aldo Moro fu rapito dalle Brigate Rosse il 16-3-1978. Il suo cadavere fu fatto trovare il 9-5 nel bagagliaio di un'auto in una via di Roma equidistante dalle sedi della DC e del PCI. Alla fine del film il padre del compromesso storico esce per strada come se non fosse stato assassinato. E cammina. Finale analogo a quello di L'ora di religione. C'è una dimensione onirica femminile in questo Kammerspiel politico con risvolti psicanalitici che racconta la convivenza del prigioniero con i suoi carcerieri. Tra loro c'è Chiara dalla doppia vita, figlia di partigiani. Quando rientra dal lavoro, cucina, stira, dubita, si sente figlia del prigioniero che spia, ha incubi, sogna di fare la cosa giusta. Da bibliotecaria, è in contatto con Enzo che la corteggia e le fa leggere la sua sceneggiatura sull'affare Moro, intitolata come il film (un mezzo verso di Emily Dickinson, uno dei suoi tanti ossimori) e le dice: “L'immaginazione è superiore alla realtà.” Spesso, però, ne rimane sconfitta. È uno dei punti deboli del racconto, come lo sono alcuni degli agganci con la realtà esterna, quella che contrappone la rigidità cadaverica di un sistema politico a quella omicida e irresponsabile dei brigatisti. “C'è sempre qualcosa che non torna in un film di Bellocchio.” (A. Pezzotta). Quasi sempre non torna nella sceneggiatura, non a caso premiata alla 60° Mostra di Venezia. Sono difetti che non intaccano la sostanza narrativa di un film con cui Bellocchio fa la cosa giusta. È lui che vede Moro libero mentre, all'alba, torna a casa. Musiche di Verdi, Schubert, Pink Floyd.


(dal Morandini 2007 di Laura, Luisa e Morando Morandini)
 
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AkiraEffect
view post Posted on 4/6/2007, 19:23




Bel film davvero, non ho letto il libro e non sono sufficientemente ferrato per giudicare le polemiche sulla veridicità ma il punto di vista di Bellocchio, che poi è quello della protagonista Maya Sansa è secondo me pregevole, non "sopra le parti", ma con tutti i dubbi e le incertezze che vengono ottimamente rappresentate dall'attrice principale. A me il finale
SPOILER (click to view)
con Moro che si libera e se va in modo immaginario verso l'alba
è piaciuto vuole significare un sogno, un'idea di come sarebbe stato giusto finisse.

Le scene più inquietanti rimangono a mio avviso però i pezzi, reali, di telegiornale con le reazioni delle cariche politiche e religiose contrapposte al "quotidiano" del rapimento, mi hanno fatto venire i brividi.
 
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morgana_black
view post Posted on 4/6/2007, 20:31




L'ho visto molte volte,l'ho anche in dvd e trovo che sia uno dei più bei film italiani deglia ultimi anni.Il cinema di Bellocchio non è mai banale e questo film soprattutto permette di capire meglio le implicazioni sociali che il rapimento di Moro hanno comportato.Bellocchio non pretende di raccontare la verità sul caso Moro,ma la sua visione del tema e la scelta della protagonista femminile come occhio privilegiato contribuisce a creare l'atmosfera di labilità che percorre la vicenda.
 
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AnarchicaMente
view post Posted on 21/6/2007, 20:25




Aaaaaaaaaaaaah!... Come non si può amare questo capolavoro di Bellocchio... Ha tutto: umanità, il rapporto tra carceriere e sequestrato, il clima di quei 55 giorni del 1978, le tensioni sociali che si respiravano in quei momenti vengono tutte fuori attraverso lo schermo e ti colpiscono in pieno viso con una forza espressiva da lasciar basiti.
SPOILER (click to view)
Come dimenticare la brigatista Maya Sansa che evade dalla realtà dell'imminente uccisione di Moro con il sogno di lui libero per le strade di Roma? O il povero Briguglia arrestato come un criminale solo per aver scritto la sceneggiatura appunto di "Buongiorno, notte" (autocitazione fantastica...)
. Lo Cascio nella parte di Mario Moretti è abbastanza credibile, Herltizka non assomiglia per niente al povero segretario della D.C. (a tal proposito consiglio anche "Il caso Moro" con Volontè nel ruolo che in questo film è di Herltizka, è identico) ma rende benissimo... Come sempre Bellocchio colpisce nel segno dimostrando una sensibilità non comune e piglio registico da vero professionista.

Edited by morgana_black - 21/6/2007, 21:32
 
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morgana_black
view post Posted on 21/6/2007, 20:33




AnarchicaMente,ho modificato il tuo post inserendo lo spoiler...alcuni possono anche non aver visto il film...
 
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mariposalibre
view post Posted on 18/2/2008, 14:02




Bello, soprattutto le scene in cui sembra che Maya Sansa incontri lo sguardo di Moro dal buco della serratura, il loro rapporto, che somiglia a quello di un nonno con la sua nipote quando il regista immagina che Moro esca dalla stanza e vaghi di notte per l' appartamento per poi guardare la ragazza dormire e mettere a posto, con affetto, il libro caduto dal letto. E' un affetto soffocato da un odio costretto. Ho apprezzato poi in particolare anche il finale dove il regista immagina una fine migliore, più leggera, più spensierata di quella reale.
 
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keyser soze
view post Posted on 26/3/2008, 20:27




Un ottimo film, ho apprezzato anche il raccontare la storia dal punto di vista di una "carceriera" di Moro (nella realtà la Braghetti), alle prese con una crisi di coscienza.
Dal punto di vista storico ho gradito di più "il caso Moro", anche se Bellocchio è stato molto bravo a rappresentare l'atmosfera di quei giorni, e ad immaginarsi un finale differente, quel finale che forse avrebbero voluto (quasi) tutti ma che purtroppo non c'è stato.
 
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6 replies since 3/6/2007, 21:33   1140 views
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