Still Life, Zhang Ke Jia

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deborah mayfair
view post Posted on 29/3/2007, 13:46




Fonte: http://www.repubblica.it

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Titolo originale: Sanxia haoren
Regia: Zhang Ke Jia
Fotografia: Yu Lik-wai
Musiche: Lim Giong
Montaggio: Kong Jing-lei

Anno: 2006
Nazione: Cina / Hong Kong
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 108'
Data uscita in Italia: 23 marzo 2007
Genere: drammatico

CAST

Sanming Han
Wang Hong-wei
Hong Wei Wang
Tao Zhao


Al posto del villaggio di Fengjie ora c'è la grande diga delle Tre Gole. Il villaggio è stato sommerso, il nuovo quartiere è ancora in costruzione. Ci sono cose da salvare e cose da lasciare indietro. Han Sanming, un minatore, si reca a Fengjie in cerca della ex moglie che non vede da sedici anni. Anche Shen Hong, un'infermiera, arriva a Fengjie per cercare il marito che non torna a casa da due anni.

Oggi dovrei andare a vedere questo film, che ha vinto il Leone D'oro all'ultimo festival di Venezia. :)

 
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deborah mayfair
view post Posted on 5/4/2007, 11:13




Sullo sfondo del villaggio di Fengjie, devastato e sommerso dall'acqua a causa della costruzione della grande diga delle Tre Gole, e ridotto ormai ad un cumulo di macerie e palazzi da demolire, si muovono due storie parallele: quella di Han Sanming che cerca la moglie che non vede da molto tempo e la figlia che non ha mai conosciuto; e quella di Shen Hong, un'infermiera che cerca il marito che non vede da due anni e che probabilmente ha una storia con una donna del posto.
Le due storie sono anche un pretesto per mostrare una concreta realtà sociale, ovvero il decadimento della zona delle Tre Gole a causa della costruzione della diga che serve per la produzione di energia elettrica: numerosi villaggi sono stati abbandonati, molte persone non sanno dove andare e coloro che rimangono si dedicano ad ogni tipo di espediente pur di sopravvivere, oppure lavorano come minatori demolendo i palazzi rimasti.
Le nuove costruzioni a cui si sta lavorando, e che simboleggiano il progresso, assumono quasi l'aspetto di elementi fantascientifici all'interno del villaggio.
Si tratta di uno scenario quasi apocalittico in cui anche le persone che ci vivono, si muovono piano, molto lentamente, quasi come se fossero degli automi, quasi come se volessero rappresentare la morte delle loro case e della loro vita (emblematiche anche le scene di ballo).
Un film, questo di Jia Zhang-Ke, che forse potrebbe essere giudicato freddo, ma che secondo me è piuttosto riuscito: il regista riesce, anche tramite i movimenti della macchina da presa e il modo di recitare degli attori, a creare l'atmosfera giusta e a far intuire allo spettatore il clima di desolazione in cui la zona è precipitata.
Servono allo scopo anche le musiche: usate solo in pochi momenti, ma delicate e suggestive.
 
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1 replies since 29/3/2007, 13:46   338 views
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