Ferro 3 - La casa vuota, Kim Ki-duk

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Moon Scythe
view post Posted on 29/1/2010, 23:46 by: Moon Scythe




Beh, sigi, kim Ki-Duk è un regista coreano. Bisogna avere un minimo di cultura riguardo i film orientali per capire. E bisogna aver visto qualche altro film del regista.
Tutti i suoi film sono pieni di silenzi e ricorrono sempre come figure standard persone che non parlano (ad esempio in soffio c'è più di una persona che non parla per tutta la durata del film).
Bisogna aprire la mente ad un cinema con una diversa concezione. Quello coreano è un cinema che miscela in dosi ottimali oriente ed occidente, per cui i films finiscono per avere quella presenza che siamo abituati a vedere con le concezioni che ci sono estranee, i silenzi, il simbolismo.
Per quanto riguarda il silenzio che hai notato nel personaggio, non devi interpretarlo come "mutismo", ma come pausa, e come riflessione, e come silenzio metaforico. Talvolta un regista cerca di imprigionare un'intera emozione, un discorso, un concetto, attraverso il silenzio. L'empatia, la simbiosi.
Il silenzio esprime tutto quello che a parole non si può dire. La gioia, la sofferenza. La necessità.
Perchè le parole sono la miglior fonte di fraintendimenti.
 
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18 replies since 9/1/2007, 18:05   684 views
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