E morì con un felafel in mano, Richard Lowenstein

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-YGUANEZ-
view post Posted on 28/11/2006, 12:22




non mi smebra di averlo visto nell'elenco, spero di non fare un doppione.
a me è piaciuto molto, e ho difficoltà a inserirlo in un genere, se qualcuno ne suggerisce un'altro sarebbe buona cosa.. :D
E morì con un felafel in mano

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Titolo originale: He Died with a Felafel In His Hand
Nazione: Australia
Anno: 2000
Genere: Commedia
Durata: 107'
Regia: Richard Lowenstein
Sito ufficiale: www.felafel.com
Cast: Noah Taylor, Emily Hamilton, Romane Bohringer, Sophie Lee.
Produzione: Notorious Films Pty. Ltd.
Distribuzione: Fandango

CITAZIONE
Tratto dall’omonimo romanzo cult di John Birmingham, arriva sugli schermi italiani, E morì con un falafel in mano, opera prima del regista australiano Lowenstein, prodotta dal nuovo Re Mida del cinema italiano, Domenico Procacci, della Fandango film (L’ultimo Bacio).
Il film narra le vicende di uno spaesato Danny (Noah Taylor), aspirante scrittore sulla trentina. Le sue coabitazioni, fra Brisbane, Melbourne e Sydney, con individui regolarmente schizzati, la difficile relazione con l'amica amante Sam (Emily Hamilton), i rapporti complicati che intrattiene con dark lady mefistofeliche, neonazisti, poliziotti corrotti, gay desiderosi di uscire allo scoperto, aspiranti attrici di soap opera, tossicodipendenti, metteranno a dura prova la sua voglia d'affermazione e maturazione.
Il lungometraggio narrato per episodi non lineari, intervallato da citazioni tratte da film di Tarantino, Godard e autori della novelle vauge cerca di costruire un tortuoso percorso in un’Australia dura e uggiosa che non concede nulla alla felicità di chi la abita.
Girato quasi solo in interni, si offre come un on the road che sostituisce la staticità dell’abitare allo spazio in movimento della strada. Il cambiamento riguarda esclusivamente la coscienza del protagonista che cerca una sua profonda e tardiva maturazione.
La cosa che accomuna questa surreale opera di Lowenstein, all’Ultimo bacio di Muccino è l’attenzione verso la generazione dei trentenni che non vuole crescere. Il suo stile però guarda al cinema indipendente americano, al raccontare post-moderno delle Iene di Tarantino, alla visionarietà folle e border line del Danny Boyle di Trainspotting o al Singer di I soliti sospetti.
Gli ingredienti miscelati dal regista sono interessanti: la musica drammatica di Nick Cave, lo spaesamento consapevole del protagonista (bravissimo Noah Taylor), la destrutturalizzazione del tempo e dello spazio (dalla Nouvelle Vauge di Godardiana memoria), la sospensione del giudizio morale, ma qualcosa non torna.
Il suo film sembra ormai fuori tempo massimo, la capacità di stupire dell’opera post moderna autoreferenziale sembra aver segnato il passo e stancato lo spettatore. Forse il gioco è stato portato troppo avanti dai fratelli Coen, che dopo aver celebrato la fine del racconto e del raccontare filmico, hanno lasciato solo il nulla ai loro discepoli. Il lungometraggio si perde, non sembra aver mai la capacità di sintesi Tarantiniana o la cupa amara filosofia antisistema di un film come Trainspotting.
Non rimane che qualche personaggio azzeccato, e un’Australia come non l’avevamo mai vista al cinema, banale e inospitale fondale di rappresentazione del nulla contemporaneo.
Paolo Bronzetti

 
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-YGUANEZ-
view post Posted on 20/12/2006, 16:51




non l'ha visto proprio nessuno?
 
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arihagne
view post Posted on 20/12/2006, 17:28




Io non l'ho visto... anche se qualche mio amico me ne ha parlato bene.
C'è Noah Taylor, che mi piace come attore da quando l'ho apprezzato in Shine.
Sembra interessante.
L'unica cosa è che lo metterei in Film Commedia, ma non avendolo visto non posso dirlo con sicurezza... :)
 
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Famoso Jak
view post Posted on 20/12/2006, 20:15




io non l'ho visto , ma dal titolo mi piace un sacco .. anche se non posso giudicare così ma il falafel è stupendo .. sembra interessante .. me lo noleggio ..
 
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*His Infernal Majesty*
view post Posted on 15/4/2008, 00:40




Visto stasera. Non male come film: abbastanza delirante per i miei gusti! Qualche bel discorso "filosofico"/strippante ed una colonna sonora alquanto "variegata", ma piacevole.

Alcuni monologhi/dialoghi mi han proprio intrippato; quello che m'è rimasto più impresso:
LEI: "Ho bisogno di sentirmi amata"
LUI: "Ho bisogno di sentirmi"

Voto: 7
 
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Kakallicious
view post Posted on 21/6/2010, 00:14




io ne conservo un buon ricordo senza però ricordarmelo :)
 
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Vecchio Snaporaz
view post Posted on 26/8/2010, 15:42




Film fighetto, senza idee. Non lo salva neanche la citazione rotiano-fellinesca (da La dolce vita) nella colonna sonora.
 
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6 replies since 28/11/2006, 12:22   2229 views
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