La promessa, di Sean Penn

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view post Posted on 5/11/2006, 17:56
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Regia: Sean Penn

Sceneggiatura: Jerzy Kromolowski dal libro di Friedrich Dürrenmatt

Interpreti e personaggi:

Patricia Clarkson .... Margaret Larsen
Benicio Del Toro .... Toby Jay Wadenah
Jack Nicholson .... Jerry Black
Robin Wright Penn .... Lori

Trama:

Una ragazzina è stata trovata morta sulle montagne del Nevada. Nel giorno della festa per il suo pensionamento, il detective Jerry Black ha promesso alla madre della ragazza di trovare a tutti i costi il killer. Il primo sospetto cade su di un indiano d'America,Toby Jay Wadenah, ma nonostante la sua confessione Black non è convinto della sua colpevolezza.

Sean Penn ha talento da vendere, registicamente parlando, (quello interpretativo è indubbio) e ce lo dimostra ne La promessa, sua terza regia, dopo Lupo solitario e Tre giorni per la verità. Un poliziotto prossimo alla pensione (superbamente caratterizzato da Jack Nicholson) deve fare i conti con un serial killer che uccide bambine. Fin qui, il film potrebbe sembrare uno dei tanti thriller dai contenuti triti e ritriti, ma non è così. Sì, perché Penn rompe le regole del genere ed adotta uno stile narrativo originale, che ben si addice allo svolgimento della vicenda, con un ritmo particolare, che pare emulare i pensieri di Jerry Black, il protagonista. La pellicola si apre con un’ inquadratura che coglie il nostro parlare da solo. Sembra pazzo. Da questa inquadratura parte il flashback che ci permette di indagare nella mente e nel passato (recente) di Jerry. Durante la festa organizzata dai colleghi per il suo pensionamento, Jerry scopre che una bambina è stata trovata morta in un bosco. C’è solo un testimone oculare: un ragazzino che passava di là in sella ad un gatto delle nevi. Il maggiore indiziato è un indiano ritardato, Toby (interpretato da un ottimo Benicio Del Toro, ma il doppiaggio italiano non gli rende giustizia, facendolo apparire quasi ridicolo). Tutti pensano sia stato lui, tranne Jerry. Lui nutre seri dubbi a riguardo. Si reca a casa dei genitori della sfortunata fanciulla e promette loro che in tre giorni avrebbe trovato il colpevole. La promessa: ecco da cosa è dato il titolo. Una promessa che ha immenso valore: mantenerla, per Jerry, è estremamente importante, non solo per punire il colpevole e dare un po’ di sollievo alla famiglia della piccola vittima, ma anche per una sorta di scommessa con se stesso. Deve dimostrare che, nonostante il pensionamento, è ancora una persona “viva”, attiva, nonché di essere rimasto un efficiente poliziotto. Per i suoi colleghi, il caso è chiuso con la cattura dell’indiano. Ma rimane comunque il mistero,

SPOILER (click to view)
l’indiano si spara in bocca…
Penn confeziona un thriller a tinte forti e, il fatto che abbia scelto una storia “ordinaria”, alla quale ha dato una veste nuova, originale, gli fa onore. La riuscita del film si deve, oltre ad una regia impeccabile ed innovativa (efficaci sono, a questo proposito, gli stacchi di inquadrature in primissimo piano e dettaglio di Jerry, quasi a voler visualizzare i suoi stati d’animo, ma anche le sovrapposizioni in dissolvenza della bambina in altalena e il volo degli uccelli), ad una sceneggiatura ben scritta (il film è tratto dall’omonimo romanzo di Friedrich Durrenmatt) e alla splendida fotografia di Chris Menges, il tutto accompagnato dalle avvolgenti musiche di Hans Zimmer e Klaus Badelt.
Che dire poi dell’interpretazione di Nicholson? Impeccabile ed intensa!
Un film da vedere assolutamente!

Voto: 8.5

 
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