Miriam si sveglia a mezzanotte, Tony Scott

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arihagne
view post Posted on 1/11/2006, 18:25 by: arihagne




Miriam si sveglia a mezzanotte
(The Hunger)

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http://www.filmscoop.it/film_al_cinema/mir...amezzanotte.asp

Titolo Originale: THE HUNGER
Regia: Tony Scott
Interpreti: Catherine Deneuve, Susan Sarandon, David Bowie, Ann Magnuson, Willem Dafoe
Durata: h 1.35
Nazionalità: USA 1983
Genere: horror
Al cinema nel Luglio 1983

TRAMA :
Miriam è l'ultima discendente di una generazione di vampiri antica di 4000 anni. Da tre secoli John è il suo amante e a lui ha promesso eterna giovinezza. Improvvisamente però John comincia a invecchiare senza speranza. Si rivolge a Sarah, una famosa dottoressa, che però non può fare nulla per lui.


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http://www.musicaememoria.com/the_hunger.htm


The Hunger (Miriam si sveglia a mezzanotte) - Tony Scott (1983)


"Il singolare film dell'orrore del regista australiano Tony Scott, fratello del più noto Ridley Scott, è strettamente interdipendente con una colonna musicale selezionata con grande cura. Si trattava praticamente dell'opera d'esordio del regista, fino ad allora attivo soprattutto nei videoclip per l'industria della musica. E infatti il film sembra per certi versi un videoclip espanso a film, con dialoghi allusivi e ridotti all'essenziale, recitazione di sguardi e presenze, forte integrazione tra immagini, spesso ricercate, splendide, d'effetto, e accompagnamento musicale.

La confezione. Anche dal punto di vista filmico, era di prim'ordine, avvalendosi anzitutto di un trio di attori di prima classe, iniziando dalla protagonista Catherine Denevue, per la prima volta impegnata in un film di questo genere, ed in grado di dare vita con la sua straordinaria bellezza e presenza scenica ad un personaggio altamente intrigante e inquietante, per continuare con Susan Sarandon e David Bowie, in una delle sue incursioni nel mondo del cinema.

La storia. Riprende alcuni temi tipici del cinema dell'orrore: la protagonista viene dal passato, sembra dall'antico Egitto, è immortale, forse extraterrestre, ma appare anche molto terrena (è la Denevue, nella parte per lei inusuale della protagonista Miriam), può rendere immortali i suoi amori, ma non può donare loro la eterna giovinezza, ad una certa età, diciamo dopo 200 o 300 anni, invecchiano improvvisamente (senza morire del tutto, però), e lei deve rimpiazzarli. Inutile aggiungere che dormono 6 ore per notte (come molti di noi, niente di speciale) si nutrono ogni 7 giorni, ovviamente solo ed esclusivamente di sangue e carne umana, che cacciano assieme (da cui il titolo originale). Sarandon, medico di fama che si interessa ai fenomeni di invecchiamento rapido, è la candidata a rimpiazzare David Bowie nel cuore di Miriam, ma non andrà esattamente in questo modo.

Il titolo italiano. Naturalmente, oltre che essere veramente brutto, non c'entra niente con l'originale ("The Hunger" allude alla fame o anche alla sete per l'assetato, quindi metaforicamente il desiderio di qualcosa in modo bramoso, potrebbe essere tradotto "L'affamato/a"), oltre a tutto Miriam non si sveglia affatto a mezzanotte come i vampiri.

L'ambientazione. E' la cosa più notevole del film. Indimenticabile l'appartamento newyorchese fuori da ogni epoca della raffinata coppia, che però a sera si veste in modo molto meno raffinato per uscire a caccia per discoteche. Ma di giorno suonano per puro diletto musica classica in trio con una ignara ragazzina vicina di casa. Indimenticabile Miriam-Denevue che a Sarah-Sarandon risponde, in merito ai suoi impegni "Io sono padrona del mio tempo", e chi meglio di lei può dirlo?

La musica. Sono tre i brani portanti del film. Per la atmosfera della caccia è usata una canzone veramente dark di un gruppo dark degli anni '80, i Bauhaus, che si intitola appropriatamente "Bela Lugosi Is Dead" (Bela Lugosi è il noto attore ungherese, primo interprete di Dracula).
Per sottolineare la atmosfera raffinata e inquietante della casa signorile è usato l'adagio dallo splendido Trio in Sol minore Op.100 di Schubert. Il corteggiamento tra le due donne è sottolineato da un altro bellissimo brano non troppo noto, il canto della schiava Mallika e della principessa Lakmè, dall'opera Lakmè di Léo Delibès, un autore francese dell'800 di opere (come questa) e di balletti (il più noto è Coppelia). Il dolce duetto vocale è stato interpretato anche altre volte come un canto d'amore tra donne, anche se la principessa indiana Lakmè nell'opera, tratta da un libro dello scrittore esotista Pierre Loti, era innamorata di Gerard, figlio del governatore inglese, ma probabilmente la schiava Mallika era innamorata di lei. Il brano di Delibes nel film commenta splendidamente, assieme alle raffinate immagini, il sorgere dell'amore tra due donne così diverse, ma altrettanto affascinanti."


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Divide la critica questo film di Tony : in effetti, o piace o non piace.
Eppure ha il suo fascino, per il carisma di David Bowie (il quale pur di ottenere la parte urlò per non so quante ore dal ponte di Georgetown, in modo da avere la voce più roca, desiderio del regista) associato a quello della "divina" Deneuve e della Sarandon... per la trama vampiresca e per l'abbondanza di sangue, per la musica e per la cura degli ambienti...
E' un pò come il dividersi dei gusti su certi estremi kitch toccati dagli anni '80... Ma stile generazionale a parte, che volente o nolente influenza le mode, per essere l'esordio del fratello di Ridley, a me sembra un buon film nel suo genere.
E la sete di sangue la si avverte tutta, dall'inizio alla fine, in particolare con la crisi di Sarah.
Io poi... mettetemi Vien Mallika dalla "Lakmè" di Delibes, mettetemi Ravel, il trio di Schubert e la suite per violoncello di Bach e aggiungetemi David Bowie... : ovvio che mi piace... :)


 
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7 replies since 1/11/2006, 18:25   1347 views
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