Quella villa in fondo al parco, RATMAN

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Keirah
view post Posted on 1/11/2006, 15:06




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Titolo:Quella villa in fondo al parco (Ratman)
Regia:Giuliano Carnimeo
Soggetto e sceneggiatura:Dardano Sacchetti(David Parker jr)
Fotografia:Roberto Girometti
Musica:Stefano Mainetti(Deaf Edizioni musicali)
Montaggio:Vincenzo Tomassi
Personaggi e interpreti:
David Warbeck (Fred Williams)
Janet Agren (Terry)
Eva Grimaldi (Marlis)
Werner Pochat (Mark)
Luisa Menon (Peggy)
Nelson de la Rosa (lo scienziato)
Produzione:Fulvia Film (Italia)
Anno:1987
Durata:1h e 25' - colore
Casa di distribuzione:Playtime
Voto:6,5


Santo Domingo, uno scienziato sta compiendo esperimenti genetici sui topi e sulle scimmie. Introducendo il seme di un ratto nell’utero di una scimmia riesce a creare un ibrido. Il problema è che l’ibrido si rivela scaltro, intelligente e assetato di sangue. Ma non basta: attraverso le unghie trasmette un veleno micidiale, capace di provocare una lectospirosi fulminante. Tempo dopo, nella stessa isola viene ucciso un uomo e, poi, una fotomodella, Peggy, impegnata in un servizio fotografico insieme al fotografo Mark e alla collega Marlis. Sul cadavere vi sono evidenti segni di morsi. Una giovane donna, Terry, sorella di Marlis, viene chiamata dalla polizia del luogo ad identificare il cadavere della vittima. Che non è sua sorella. La donna conosce uno scrittore di romanzi gialli, Fred Williams, che subito prende interesse alla vicenda e comincia ad indagare. Un’altra ragazza viene uccisa, e anche stavolta Terry viene chiamata a riconoscere il corpo. Intanto Mark, Marlis e Monique (conosciuta da Mark in albergo e unitasi a loro), dopo aver scoperto un cadavere nella giungla, cercano aiuto, ma Monique viene uccisa dal mostro. Mark e Marlis giungono nella villa dello scienziato. Egli non rivela a Mark di essere il padre della creatura assassina e, anzi, afferma di non saperne nulla. Nella notte, l’assistente dello scienziato e Mark vengono sbranati. Soltanto a questo punto, lo scienziato svela a Marlis la natura dei suoi esperimenti. I due decidono di avvertire la polizia, ma non riescono a lasciare la villa. Prima lo scienziato e poi Marlis cadono sotto le grinfie del mostro. Quando Mark e Terry arrivano finalmente alla villa, trovano i cadaveri dilaniati. Il commissario di polizia sostiene di essere sulle tracce dell’assassino, un indios impazzito, Mark è alquanto scettico. Infatti il mostro è proprio lì, nella stazione di polizia, uccide la responsabile degli oggetti personali e si nasconde nella borsa di Terry.

Il finale, ovviamente, non va svelato, anche se lascia un po’ l’amaro in bocca (ricorda, per certi versi, quello di “Incubo sulla città contaminata”) ed è uno dei pochi difetti del film di Giuliano Carnimeo. L’altro difetto, sin troppo evidente, è rappresentato dal mostro, chiaramente un nano truccato. Per essere un incrocio tra un topo e una scimmia è anche piuttosto impacciato nei movimenti. Ovvio, non si può pretendere che un horror italiano dei tardi anni ottanta abbia effetti speciali da kolossal americano, e nemmeno lo vorremmo (gli effetti grezzi sono il bello di certi film), però qualcosa di più lo si poteva sicuramente fare. A parte questo, e a parte qualche dialogo di troppo, “Quella villa in fondo al parco” è un film estremamente godibile, diretto con mano sicura. Carnimeo è famoso soprattutto per gli spaghetti-western con protagonisti Sartana e Alleluja e per le commedie sexy (una su tutte: “Prestami con tua moglie”, con Janet Agren allo zenit). Ma non dimentichiamoci che ha diretto, tra il ’72 e il ’73, due capolavori thriller come “Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?” (celebre per la scena dell’ascensore che ha ispirato persino DePalma) e “Anna quel particolare piacere”, entrambi scritti dal grande Ernesto Gastaldi. A proposito di grandi sceneggiatori, “Quella villa in fondo al parco” porta la firma di David Parker jr, pseudonimo di Dardano Sacchetti, uno dei migliori scrittori italiani di genere (autore dei film più belli di Lucio Fulci, da “Sette note in nero” a “Paura nella città dei morti viventi”). Alcune scene di “Quella villa in fondo al parco” restano nella memoria: l’omicidio di Peggy, il servizio fotografico con Marlis su cui ad un certo punto colano delle gocce di sangue, Marlis che cerca di sfuggire al mostro. L’atmosfera e la tensione create con sapienza fanno rimpiangere il fatto che il regista pugliese non abbia realizzato qualche altro film dell’orrore (“Quella villa in fondo al parco” è, a tutt’oggi, il suo ultimo film per il grande schermo). Basta vedere quanto è bravo a dirigere Eva Grimaldi (comunque una delle attrici più versatili della sua generazione), perfetta scream-queen che mostra le sue grazie secondo i dettami del miglior b-movie (ragazze e sangue). A completare il cast, un attore feticcio dell’horror italiano, David Warbeck, sempre all’altezza della situazione, e Janet Agren, magnetica persino quando deambula senza capire quel che succede intorno a lei. Peccato solo che non si spogli.

[da: clubghost.it]


Gironzolavo in giro e ho scoperto questo film...mi ha incuriosita piu che altro per il titolo "Ratman" :blink: ma non centra nulla col fumetto :D vi allego la foto tratta dal film dell'uomo topo:
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Copertina Originale:


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