The Ward, di John Carpenter (2011)

The Ward

tratto da MyMovies




Un film di John Carpenter. Con R.J. Hampton, Susanna Burney, Jillian Kramer, Dan Anderson, Sali Sayler, Laura-Leigh, Sydney Sweeney, Mamie Gummer, Jared Harris, Mika Boorem, Danielle Panabaker, Amber Heard, Lyndsy Fonseca Thriller, durata 86 min. - USA 2010.

Trama:
1966. Una ragazza grida di paura, nel braccio isolato di un ospedale psichiatrico. L’indomani, un’altra ragazza, Kristen, dopo aver dato fuoco ad una casa colonica tra i boschi, viene catturata dalla polizia locale e portata nello stesso reparto, senza alcun ricordo degli eventi precedenti al rogo. Qui, Kristen incontra quattro coetanee: la seduttrice Sarah, l’infantile Zoey, la creativa Iris e la selvatica Emily, ma viene anche a conoscenza dell’esistenza di Alice, una ragazza sulla cui sorte regna il mistero, il cui fantasma terrorizza i corridoi dell’ospedale e impedisce che chiunque esca vivo dal “reparto”.


Il ritorno di Carpenter dopo ben 9 anni.

Quei buffoni della UCI hanno comprato l'esclusiva per questo film sul comune di Genova, riuscendo ad ottenere di essere gli unici a proiettarlo.

Dopo di che hanno pensato bene di cancellarlo dalla programmazione dopo sole due settimane.

Risultato: uno dei maestri indiscussi del cinema "di genere" (che fa tanto fighetto quando ne parla Tarantino ma poi viene sistematicamente snobbato) ritorna sugli schermi dopo nove anni e ci si trova nell'impossibilità di vedere il suo film.

Aggiungendo l'ingrediente segreto per cui questo film non passerà MAI in tv se non a ore improbe, conme definireste tutto questo?

Io lo definsco istigazione alla pirateria.

Poi gli stessi allocchi che partoriscono questi lampi di genio vanno ad addentare la tetta dello stato lamentandosi che nessuno va più al cinema... Magari nessuno andasse più al cinema, almeno questi idioti perderebbero il lavoro.

Qui a Parma non è andata meglio...

Sono riuscito a vederlo e ne sono soddisfatto.
Come spesso accade nei film di Carpenter, quello che conta non è tanto la raffinatezza della realizzazione nè l'interpretazione del cast.
Quello che conta è l'idea di fondo, il messaggio che l'autore vuole trasmettere in modo intelligente ma diretto. Il resto è sovrastruttura e può essere realizzato anche in modo piuttosto minimalista.
In questo senso Carpenter è un punkettone del cinema: deve dire qualcosa al suo pubblico, ne sente l'urgenza e lo dice nel modo più semplice e meno ridondante possibile.
In questo caso il messaggio emerge solo alla fine

Siamo comunque lontani da capolavori dell'horror carpenteriano come La cosa o Il signore del male, ma il livello resta alto.

A me non ha garbato più di tanto, la trama è sostanzialmente identica ad un altro film che metterò dentro lo spoiler per non rivelare troppo che pure era più originale a ben vedere.