Fleur Du Mal |
|
|  “beato è quel popolo che non ha bisogno di eroi „
(B. Brecht)
Dopo tre anni di carcere, per aver ucciso brutalmente due neri che gli stavano rubando la macchina, il giovane Derek riacquista la libertà: è accolto dal fratello e dagli amici (tutti fanatici neonazisti) come un vero eroe. Derek, tuttavia, è cambiato profondamente. Ora lo aspetta il compito più difficile, salvare dal suo stesso destino il fratello minore, cresciuto nel mito della razza e con il desiderio di emularlo. Ma in certi quartieri, in certe città, la salvezza è impossibile. E il passato, l'odio, la vendetta, ti aspettano ad ogni angolo di strada.
Il film si snoda attraverso l'ottica ingenua di Danny, il fratello minore di Derek.
Un buon film, sottovaluttato un po' dalla critica, non un capolavoro, ma con un ottimo Edward Norton (che oramai è palesemente nato per queste parti particolari).Una cosa mi ha lasciata sconcertata da questa visione : il modo di porsi di questo film. Voglio dire: l'intento apparente potrebbe essere far capire alla gente delle atrocità che comporta un credo del genere. Eppure, se anche durante la visione un ragazzino modaiolo e nazi si fa le sue idee riflettendo sulla tragicità del fatto: verso la fine finirebbe immancabilmente nel confermare la sua idea razzista di partenza. |
| | |
