District 9, di Neill Blomkamp (2009)

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AkiraEffect
view post Posted on 9/8/2009, 11:37




District 9

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da MyMovies

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Un film di Neill Blomkamp. Con Sharlto Copley, Jason Cope, Nathalie Boltt, Sylvaine Strike, Elizabeth Mkandawie, John Summer, William Allen Young, Greg Melvill-Smith, Nick Blake, Morena Busa Sesatsa, Themba Nkosi, Mzwandile Nqoba, Barry Strydom, Jed Brophy, Louis Minnaar
Fantascienza, - USA 2009. - Sony Pictures uscita venerdì 2 ottobre 2009.

Trama:
Una razza non umana è obbligata a vivere sulla Terra in un luogo simile a un centro profughi: il Distretto 9. Improvvisamente questi alieni, chiamati "Non Umani" e controllati dalla Multi-National United (MNU), una compagnia che sfrutta la tecnologia aliena, troveranno uno spirito affine in un agente del governo che è stato esposto alla loro biotecnologia e tenteranno la fuga. Il film, prodotto da Peter Jackson e diretto da Neill Blomkamp con un budget di soli 30 milioni di dollari, è stato girato in Sud Africa, mentre la post produzione è stata fatta in Nuova Zelanda.
 
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AkiraEffect
view post Posted on 27/9/2009, 11:11




Caspita che sorpresa, davvero bello! Con tutto quel viral marketing temevo la boiata e invece no! La storia è una metafora del razzismo e delle tensioni che si vengono a creare tra "locali" e "immigrati" (la fantascienza seria pesca sempre dalla realtà), per cui tremendamente attuale. Al di la dell'impegno il film è comunque molto trascinante, ottimo ritmo, ottima azione, interpreti sconosciuti ma all'altezza. Non vengono nemmeno risparmiate scene un po splatter e a me ciò piace.
Non svelo nulla della storia ma alcune citazioni sono evidenti (La Mosca di Cronemberg ad esempio), comunque bel risultato, ora spero non banalizzino tutto con un seguito visto che vengono lasciati diversi indizi in proposito.
 
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MetalAngel
view post Posted on 27/9/2009, 11:17




Mi fa piacere leggere il tuo commento: prossimamente verrò trascinata a vederlo, vediamo se mi piacerà :P
 
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RUFUS SHOLTEN
view post Posted on 2/10/2009, 02:57




Bel Film..mi è piaciuto un sacco.
 
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McQuail
view post Posted on 2/10/2009, 09:53




Io andrò stasera credo...secondo me promette bene! Soprattutto perchè fa riflettere..sull'Unità addirittura dicono che è un'operazione "geniale di guerriglia culturale"..staremo a vedere :) Anche sul web cmq sono positivi:

buon weekend a tutti!!!

Edited by MetalAngel - 2/10/2009, 18:06
 
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nimue
view post Posted on 4/10/2009, 10:29




Come ha scritto McQuail è un film che fa riflettere. E' a dir poco inquietante e cruda la condizione in cui i "gamberoni" vengono rilegati. Qui c'è un'enfatizzazione del razzismo.. entatizzazione però mica tanto...
Si capisce subito che c'è lo zampino di Peter Jackson nel modo in cui volavano pezzi di carne umano/aliena e le varie uccisioni ad esplosione... mi ricordava tanto Bad Taste e Splatters - Gli schizzacervelli hhihihih
La scena finale era di una tenerazza disarmante!
 
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view post Posted on 7/10/2009, 23:41




STUPENDO,ho finito di vederlo ieri,è un film metafora sul razzismo,l immigrazione,e parla anche della solidarietà,buonissimo il ritmo del film,coraggiosa la scelta iniziale di farne un finto documentario,il protagonista vik (l ho trovato bravissimo) all inizio l ho trovato sgradevole, umiliava e sfotteva gli alieni,poi è ovviamente cambiato quando ha iniziato a trasformarsi,diventando l' opposto,sono evidenti citazioni dal film tetsuo e da cronenberg,e akira ho sentito che faranno un sequel o prequel
 
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TABR15
view post Posted on 8/10/2009, 18:49




Anche a me questo film è piaciuto molto. Sicuramente lo zampino di Jackson c'è e si vede in alcune scene d'azione molto all'americana, specialmente verso la fine (decisamente le peggiori del film), però volendone dare un giudizio globale direi che è un film che arriva perfettamente al punto, già nei primi 5 minuti e la trama è fluida e coerente. Sicuramente non è un film perfetto, alcuni cambiamenti troppo repentini e spesso un po' forzati nella psiche dei personaggi e come ho detto prima un paio di scene d'azione di troppo, ma credo che al giorno d'oggi sia davvero difficile stupire con un buon film sugli alieni, non dopo film storici come "Incontri ravvicinati del terzo tipo" e dopo cessi (scusate l'espressione) come "La guerra dei mondi" tristemente entrambi dello stesso regista. Ci sono anche persone che mi hanno detto "Ma Spielberg si occupa di tutti gli aspetti del rapporto alieno-umano, dall'alieno buono tipo ET a quello malvagio tipo Tripode"... beh se si trattasse solo di questo nulla da dire, ho amato Alien e Predator, ma davvero non ci si rende conto di quante metafore ci siano dietro a questi film? Davvero non si riesce a capire il significato della bandiera americana alla fine de "La guerra dei mondi"?
I film sono sempre e comunque il ritratto della realtà (anche quando trattano di argomenti fantastici), delle paure e delle speranze degli uomini.
In questo film la metafora non è neanche tanto velata ma è più che giustificata, è un film che fa riflettere senza cadere nel patetico (come sembrava invece nel trailer), ed è decisamente questo il genere di cinematografia che preferisco.

Tengo a precisare che le mie sono solo opinioni, mi dispiace se ho offeso qualche americanista che ha amato "La guerra dei mondi". :P
 
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view post Posted on 8/10/2009, 19:36




ma figurati lo detesto anch'io la guerra dei mondi
 
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MetalAngel
view post Posted on 8/10/2009, 19:54




Chissà se lasceranno questo film nelle sale anche questo weekend, nel caso andrò a vederlo.
 
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volturo
view post Posted on 8/10/2009, 20:39




certo che lo lasceranno,almeno per questa settimana la prossima nn credo
 
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Midnight
view post Posted on 11/10/2009, 10:05




Questo è un film da vedere. Lo consiglio soprattuttoa chi ama quel genere di fantascienza in grado di coniugare l'intrattenimento con la trattazione di temi sociali: i due elementi sono in perfetto equilibrio, non si scade mai nella mera denuncia nè nel polpettone action.

Il tema principale, quello della diversità e dell'ostilità che essa genera, è trattato con schemi quasi documentaristici (non a caso molte scene sono riprese dall'alto o attraverso telecamere di sorveglianza), e la situazione socio-politica è descritta con un realismo che ricordo in pochissimi altri film.
Basti pensare che in tutto il film, nonostante vengano mostrate moltissime operazioni militari, non si vede mai traccia di un esercito nazionale: la "sicurezza" è del tutto appaltata al braccio armato di una multinazionale, supportato da gruppi mercenari che agiscono in totale autonomia.

La caratterizzazione del protagonista è ottima: non è un eroe ma un omino individualista e mediocre (e capace di essere MOLTO malvagio nella sua mediocrità), che sarà costretto a compiere atti eroici dalle circostanze, e nemmeno per un attimo perderà la sua estrema fragilità. Nel corso del film si trasformerà in una sorta di Snake Plissken imbranato, e la nobiltà dei suoi gesti sarà quasi sempre involontaria e insita nel tentativo di salvarsi la pelle.

Ho apprezzato molto anche il realismo delle scene d'azione: a parte le armi aliene, che non possono essere granchè realistiche per forza di cose, tutto il resto è reso in modo molto credibile. Ci vengono mostrate situazioni abbastanza tipiche della "guerra asimmetrica" attuale: ad esempio l'attacco ad un convoglio blindato, con la creazione di un killing box con carcasse di auto e l'uso di rpg per costringere i soldati sui mezzi ad uscire allo scoperto. Il regista ha studiato più i reportage dalle zone di guerra che i film di Silvestro e del governatore :lol:

In definitiva, un film fatto con (relativamente) pochi mezzi e con moltissime idee, che merita di essere premiato dal pubblico. Non solo per fan della fantascienza.


Segnalo una piccola citazione:
SPOILER (click to view)
la scena in cui il robot è danneggiato da un colpo di fucile anticarro è molto simile al finale di Robocop.
 
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Moon Scythe
view post Posted on 22/10/2009, 23:27




Ovviamente in questo film la metafora emerge evidente come rappresentazione, com'è ovvio che lavori su due diversi versanti: metamorfosi e contaminazione.
SPOILER (click to view)
Per quanto concerne il primo aspetto mi sembra evidente che si assiste ad una duplice metamorfosi: da una parte assistiamo alla trasformazione fisica e “mentale” del protagonista, dall’altra ad una “desquamazione” delle inquadrature (macchina a mano, videocamera di cellulari, telecamere di sicurezza). Mentre il protagonista segue un percorso di redenzione (da rappresentante del potere a vittima, da portavoce a simbolo del martirio più o meno volontario), le inquadrature scivolano dallo stile mockumentary ad uno più classico scelto come modo più idoneo per “raccontare” una più o meno genuina redenzione del protagonista. Mentre uno stile da intervista-tv sia adatto a rappresentare il punto di vista del potere, o meglio dei media manipolati dal potere, la tendenza a scivolare in una tecnica più collaudata è perfettamente adatta a gestire questo percorso di uscita dal "buonismo" ipocrita di chi detiene le leve del punto di vista omologato. Il ribaltamento semantico del luogo comune mostro=male in umano=male è bene evidenziato dall’assunzione di un punto di vista asimmetrico: potere che cerca di dimostrarsi oggettivo in quanto documentario (tv), degrado che cerca di mostrarsi in quanto soggetto della visione (fiction). Insomma, noi siamo il male e l’alieno, ciò che ci spaventa, ciò che ci terrorizza, è il bene. Poco importa che il film ci trascini ad identificarci (anche se sommariamente e non del tutto) nelle peripezie del meschino Wikus, poco importa che le nostre simpatie cadano sui corpi da gambero degli alieni. In effetti la ricostruzione mentale dei “gamberoni” ci trascinerebbe in supposizioni ipocrite come ad esempio il pensare che potrebbero gestire le loro uova in un modo più igienico. Non è così perché il momento della gestazione e della nascita, l’attesa e il controllo del nascituro che rappresenta per noi “umani” un momento intenso e poetico, romantico e suggestivo, viene ribaltato in una putredine di carne in decomposizione che emana vapori mefitici. Il nascituro dell’alieno è distante anni luce dall’immagine pulita, stereotipata, che ci viene presentata dai media. In effetti anche il nostro “modo” (parto) non sarebbe scevro da momenti poco “salubri”, ma la cultura e la cura della “razza” (igiene, malattie, ecc.) ci ha condotti a concepire il momento della nascita come un momento “pulito” (il bebè nella culla profuma sempre di buono). Come allineare la nostra identificazione con i feti marcescenti degli alieni? Qui il film mette in evidenza un’ipotesi di contaminazione. Infettandosi Wikus contamina il proprio corpo, comincia a cibarsi dello stesso cibo dei “gamberoni”, la sua stessa carne entra nei desideri cannibaleschi dei nigeriani che vorrebbero assorbire il potere e la perizia rendendo in tal modo onore al valore e alle capacità acquisite (far funzionare le armi aliene) dal grande guerriero (nuovo status di Wikus). La carne dell’alieno, che se mangiata non trasforma in cannibali, emergendo nel corpo di Wikus trasforma l’uomo in cannibale. Quindi contaminazione della carne, ma anche contaminazione della tecnica che segue e sottolinea questo percorso all’interno della malefica covata (all'interno della bella città e dei bei palazzi tutto vetro e pulizia degli umani si nasconde l'atrocità della tortura e della vivisezione) e soprattutto progetto intertestuale che lega il film (e la sua evidente metafora del razzismo) ad una ibridazione culturale. Ovviamente non intendo dire che District 9 inviti a desiderare il modo di vivere dei gamberoni. Le immagini inducono casomai a considerare l’opportunità, attraverso la contaminazione (o almeno indossando un braccio alieno), di allargare i propri orizzonti, guardando oltre i limiti della tridimensionalità e persino della quarta dimensione. Questo vuol dire che mentre per i modi di girare un film possiamo ipotizzare modalità e tecniche ancora da esplorare, per la metafora possiamo immaginare un percorso ad esempio che trascini l’umanità a comprendere non solo la cultura e le usanze delle razze (neri, bianchi, asiatici…) ma anche delle altre specie (animali, alieni?). La struttura deve essere il corpo della differenza.
In contrapposizione a questi aspetti che più che metaforici definirei in tutto e per tutto di denuncia, sbalordisco sempre di fronte alla sconveniente scelta spudorata e più che aspettata di "alieno con sembianze umane" da cui la mente umana non riesce a distaccarsi. Creare il corpo dell'alieno con tutte le funzioni umane e sovrapporlo ad una figura a noi conosciuta (quella dell'unico corpo che conosciamo meglio, perchè ci appartiene) è un errore che ci caratterizza da sempre, e di cui non ci sbarazzeremo facilmente.
Per altro ci sono piccoli punti non meglio definiti che mi hanno lasciato sconcertata. L'alieno che capita "per sbaglio" sulla terra (questo piccolo inconveniente che non viene fatto presente in alcun modo nel film), recuperato dall'umano che poi vuole sbarazzarsene. L'alieno completamente soggiogato che altro non desidera se non tornare nella propria patria.
Quindi inevitabilmente diventa presenza scomoda. E da qui un continuo susseguirsi di clichè e scene scontate. Credo possa essere giustificata la tattica dell'uomo di spostare semplicemente l'alieno da una zona all'altra senza mandarlo mai via (perchè così è autorizzato a sopravvalere trattando l'estraneo come l'ospite che è - in questo caso indesiderato - e quindi autorizzato a farne carne da macello, seguendo la linea scientifica dell'evoluzione con esperimenti e vivisezioni).
Ma perchè il clichè dell'alieno, unico nella sua specie, che poi diverrà co-protagonista di Wikus? L'unico esemplare che riesce a fare un ragionamento di rapporto causa-effetto. Ciò inevitabilmente porterà a tutt'un'altra serie di clichè che sembrerebbero inevitabili a questo punto. L'umano cinico sulla falsa riga di un pacifista che si scopre al pubblico per quello che è, uno sprezzante essere umano razzista, che però, in seguito alla conoscenza dell'alieno, e ovviamente dopo la mutazione (quindi traducibile come sfruttamento) comincia a provare sentimenti nei confronti di quest'ultimo, sentimenti che porteranno lo stesso umano a salvare l'alieno, auitandolo a scappare per raggiungere il proprio pianeta che verrà a distruggere il presente.


Edited by Moon Scythe - 23/10/2009, 01:58
 
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volturo
view post Posted on 23/10/2009, 01:11




ma in definitiva tè piaciuto o no sto film?
 
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Moon Scythe
view post Posted on 23/10/2009, 12:39




ni....
Il film è carino, ha buoni spunti, inizia anche bene, ma secondo me non è stato elaborato decentemente. Ci si perde tra un personaggio e l'altro, nel senso che il film tenta inevitabilmente di crearti subbugli a livello emotivo, di farti avere scrupoli e rimorsi sulla scelta del personaggio con cui essere empatico per il resto del film. Perchè i nostri valori morali sono del tutto sballati e soggettivi, ed il bene e il male non esistono al di fuori della nostra coscienza, come poli assoluti.
 
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19 replies since 9/8/2009, 11:37   626 views
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